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Bari

“Nucleare per la Salute”: il dialogo tra scienza e industria per la medicina del futuro

Al Nicolaus Hotel un confronto tra istituzioni, mondo accademico e imprese promosso dal Gruppo ITEL alla presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci

BARI - Una giornata di confronto tra ricerca, industria e istituzioni ha animato il convegno “Nucleare per la Salute – Scenari di innovazione scientifica e tecnologica tra farmaceutica, biomedicale e sanità avanzata”, organizzato dal Gruppo ITEL. L’iniziativa ha riunito Ministeri, enti regolatori, università e imprese per discutere il ruolo del nucleare in medicina e delineare una roadmap nazionale per lo sviluppo del settore.

Tra i temi affrontati: sicurezza e sostenibilità delle applicazioni nucleari, terapie oncologiche di nuova generazione come la protonterapia, e radiofarmaci per la medicina personalizzata.

Anche il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha partecipato all'evento: "Le tecnologie nucleari applicate alla medicina stanno cambiando radicalmente il modo in cui affrontiamo la prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie.Con l’auspicio che da questo incontro nascano nuove alleanze per una sanità più moderna, sostenibile e attenta ai bisogni delle persone".

Il Gruppo ITEL, attraverso le sue divisioni Itelpharma e Linearbeam, ha presentato i progetti di punta: ERHA, primo acceleratore lineare al mondo per protonterapia, e NCIR, rete nazionale per l’innovazione e lo sviluppo dei radiofarmaci, realizzata in collaborazione con l’Università di Pavia.

Il nucleare applicato alla salute è una frontiera strategica per il futuro della medicina e della sovranità tecnologica italiana – ha dichiarato Leonardo Diaferia, presidente del Gruppo ITEL –. L’obiettivo è unire ricerca, industria e istituzioni per una sanità più sicura e sostenibile”.

L’amministratore delegato Michele Diaferia ha sottolineato come l’internazionalizzazione e l’innovazione scientifica siano le leve per rendere l’Italia un riferimento mondiale nella sanità ad alta tecnologia.

Il convegno si è concluso con una visita ai laboratori ITEL di Ruvo di Puglia, dove ricerca e produzione si incontrano per trasformare la scienza in cura.

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