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Taranto

Arte presepistica, un corso sulla modellazione di cera e ceramica fredda. Le foto

Nella galleria del Castello Aragonese due giornate di formazione promosse dall’AIAP con la maestra Renza Ceretta. Grande partecipazione e riconoscimento al lavoro dell’associazione tarantina

TARANTO - Si è svolto il 20 e 21 settembre nella galleria comunale del Castello Aragonese di Taranto un appuntamento di formazione che ha richiamato appassionati e cultori dell’arte presepistica. A promuovere l’iniziativa è stata l’Associazione Italiana Amici del Presepio – sede di Taranto, che ha affidato il corso alla competenza della maestra Renza Ceretta, esponente dell’AIAP di Aprilia, in provincia di Roma.

Il tema centrale delle due giornate è stato la modellazione della cera e della ceramica fredda, tecniche antiche che continuano a rappresentare un patrimonio prezioso per la tradizione artistica del presepio. La galleria si è trasformata in un laboratorio creativo, animato dall’entusiasmo dei partecipanti, che hanno potuto apprendere metodi raffinati e sperimentare nuove modalità espressive sotto la guida dell’esperta docente.

La maestra Ceretta, nel corso dell’incontro, ha voluto sottolineare il valore dell’associazione tarantina, rendendo omaggio alle opere custodite nella sede di via Cavallotti. “I lavori presenti – ha dichiarato – sono degni di un museo e rappresentano un patrimonio che deve essere conosciuto e valorizzato. La qualità e la varietà delle creazioni testimoniano una tradizione che non va dispersa”.

Le sue parole hanno trovato consenso tra i presenti, che hanno visto in esse un riconoscimento del lavoro portato avanti dall’AIAP tarantina, impegnata da anni a diffondere la cultura presepistica con serietà e passione. La sede di via Cavallotti è infatti considerata un vero presidio culturale, capace di attrarre interesse locale e al tempo stesso dialogare con realtà nazionali del settore.

Con questo evento, la sezione di Taranto conferma il suo ruolo di riferimento nella promozione dell’arte presepistica come patrimonio identitario e collettivo, capace di unire generazioni e di rinnovarsi attraverso corsi, mostre e occasioni di confronto. Ancora una volta la città jonica dimostra di essere un terreno fertile per la crescita culturale e sociale, valorizzando una tradizione che affonda le radici nella storia e che continua a guardare con fiducia al futuro.

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