Policlinico, Danny Sivo nuovo direttore sanitario: “Il pronto soccorso è la porta dell’ospedale”

BARI - Ha scelto di iniziare dal cuore dell’emergenza sanitaria il suo mandato, entrando nelle sale operative del pronto soccorso del Policlinico di Bari. Da oggi Danny Sivo è ufficialmente il nuovo direttore sanitario dell’ospedale universitario.

Classe 2022, anno in cui aveva già ricoperto l’incarico di direttore sanitario della Asl Bari, Sivo lascia la guida dell’Unità operativa a valenza dipartimentale “Sicurezza e Sorveglianza sanitaria” della Asl Bt, dove era anche responsabile del rischio clinico. Laureato e specializzato in Medicina del Lavoro, con un dottorato in Medicina del Lavoro, Igiene ambientale ed Ergonomia, ha fatto parte della cabina di regia per l’emergenza Covid-19 della Regione Puglia ed è medico responsabile del Sirgisl, il sistema integrato regionale di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Nel corso del suo primo sopralluogo al Policlinico, Sivo ha voluto sottolineare il senso della sua nuova missione: “Il pronto soccorso è la porta d’ingresso dell’ospedale: è qui che il bisogno di salute dei cittadini incontra la sanità pubblica, ed è qui che si parte per misurare la nostra capacità di essere vicini ai pazienti, garantire accoglienza immediata e risposte concrete alle loro esigenze. È per me un onore essere al Policlinico di Bari, e porterò sempre questa attenzione e questa prossimità nel mio lavoro alla direzione sanitaria. Siamo chiamati nel più grande hub sanitario della Puglia a coniugare eccellenza clinica, ricerca e cura dei pazienti”.

Il direttore generale Antonio Sanguedolce ha colto l’occasione per ringraziare la dottoressa Rosa Porfido, che ha guidato la direzione sanitaria negli ultimi anni: “Il suo lavoro ha consentito al Policlinico di raggiungere risultati rilevanti, tra cui l’apertura del nuovo padiglione Asclepios 3 e l’avvio del presidio regionale trauma center e trapianti”.

Infine, lo stesso Sanguedolce ha rivolto un augurio al neo direttore: “Al dottor Sivo auguro buon lavoro. Sono convinto che con la sua esperienza potrà dare un contributo decisivo per rafforzare innovazione e ricerca, garantendo al tempo stesso cure sicure e di qualità ai pazienti”.