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Barletta ricorda l’eccidio dei Vigili urbani trucidati il 12 settembre 1943. Le foto

Il sindaco Cannito: “Quel sacrificio ci insegna a cercare la pace con ogni mezzo”. Deposte corone d’alloro in memoria delle vittime della ferocia nazista

BARLETTA - Ottantadue anni dopo, Barletta ha rinnovato il ricordo dell’eccidio del 12 settembre 1943, quando vigili urbani e netturbini furono uccisi dalle forze naziste durante le giornate della Resistenza militare. La città si è raccolta in largo Caduti di tutte le guerre per la cerimonia commemorativa, alla presenza delle massime autorità civili e militari, delle associazioni combattentistiche e di numerosi cittadini.

Il sindaco Cosimo Cannito ha sottolineato il valore della memoria in un momento storico segnato da tensioni internazionali e conflitti. “È sempre importante per tutti ricordare questo evento tragico per la nostra città – ha dichiarato – ma particolarmente in questo momento di follia umana che stiamo vivendo e che ci preoccupa. Proprio l’eccidio del 12 settembre 1943 ci deve essere d’aiuto per pensare alla pace cercandola con tutti i mezzi a disposizione”.

Alla cerimonia hanno preso parte il prefetto della provincia Barletta-Andria-Trani, Silvana D’Agostino, il questore Alfredo Fabbrocini, la presidente della Bar.S.A., Alessia De Finis, insieme ai rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine.

Dopo i saluti istituzionali, sono stati resi gli onori ai caduti e sono state deposte corone d’alloro al bassorilievo che ricorda i vigili urbani e i netturbini di Barletta trucidati nell’autunno del 1943. Un gesto semplice e solenne che rinnova l’impegno della città a custodire la memoria e a tramandare alle nuove generazioni il significato di quel sacrificio.

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