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Taranto

Taras Teatro Festival, tra mito, contemporaneità e grandi nomi della scena. Le foto e il programma

Spettacoli, masterclass e incontri: un cartellone con 11 lavori, 4 prime nazionali e ospiti come Calenda, Ovadia, Rossi e Tidona

TARANTO - Avrà un titolo di stretta attualità, “L’ombra della guerra” (sperando che quest’ultima possa essere presto spazzata via dal sole della pace), la terza edizione del “Taras Teatro Festival: scena antica e visioni contemporanee”, recentemente riconosciuto dal Ministero della Cultura quale festival di rilevanza nazionale. L’annuncio è stato dato questa mattina nel foyer del teatro comunale Fusco dal direttore artistico, Massimo Cimaglia di “Terra Magica Arte e cultura”, l’associazione organizzatrice assieme alla compagnia teatrale Crest, in occasione della presentazione del cartellone degli spettacoli. Cimaglia ha definito l’importante riconoscimento “Una carezza giunta fra mille difficoltà incontrate e che rappresenta il giusto riconoscimento del nostro sforzo per portare Taranto alla ribalta nazionale”.

“Sarà un festival molto ricco e con una mole importante di lavori (undici spettacoli, di cui quattro in prima nazionale, per complessive tredici repliche) che andranno in scena al TaTÀ e al Fusco dal 19 settembre al 19 ottobre, quindi significativamente a ridosso del convegno internazionale della Magna Grecia, assieme a una masterclass e una mostra importante al MarTa – ha sottolineato Cimaglia –. Come recita il sottotitolo della nostra manifestazione, “Scena antica e visioni contemporanee”, il festival vivrà una modalità particolare alla riscoperta di tutto quello che gli antichi hanno fatto ma in versione moderna. Assieme a compagnie “under 35” molto interessanti, avremo con noi grandi nomi come Antonio Calenda, Moni Ovadia, Carlo Boso, Paolo Rossi, Marco Baliani, Daniele Salvo e Andrea Tidona. Insomma, gli spettatori avranno veramente un’ampia scelta di spettacoli per un teatro coinvolgente e appassionante. Spero proprio che la rassegna attragga l’interesse dei giovani, che nei mesi scorsi abbiamo incontrato in numerosi istituti scolastici. Proprio per loro abbiamo stabilito un ticket per le nostre rappresentazioni dal costo alquanto ridotto che va dai 5 ai 15 euro”.

“Voglio sottolineare, ancora, l’organizzazione di una masterclass per attori professionisti sullo spettacolo “La pace” di Aristofane (che andrà in scena il 28 e 29 settembre al TaTÀ) che sarà tenuta dal suo protagonista, il famoso attore Carlo Boso, allievo di Giorgio Strehler e tra i più autorevoli custodi della Commedia dell’arte, per la quale abbiamo ricevuto circa 100 richieste di partecipazione da tutt’Italia e anche dall’estero. Questo è anche un modo per promuovere il nostro territorio, veicolando ad alti livelli il nome di Taranto attraverso la cultura” – ha continuato il direttore artistico della manifestazione.

Inoltre in occasione dell’apertura del Festival, il 19 settembre al TaTÀ con la lezione-spettacolo “Indagini sull’Orestea” di Antonio Calenda, ci sarà la consegna del Premio Taras a personaggi del mondo della cultura e in particolare del teatro. A loro andrà una rivisitazione moderna di una statuetta del II secolo a.C., esposta al MarTa, realizzata dall’artista grottagliese Cosimo Vestita (un esemplare questa mattina è stato consegnato al sindaco Piero Bitetti). Uno di questi riconoscimenti sarà conferito proprio a Calenda, a motivazione della sua importante carriera teatrale.

“Mi auguro – ha concluso il suo intervento Massimo Cimaglia – che i tarantini si avvicinino e sostengano questo festival in misura sempre maggiore, diventandone loro stessi protagonisti assieme agli attori”.

Dal canto suo il sindaco Piero Bitetti ha evidenziato la necessità di lavorare in rete per consentire, come avvenuto con il Taras Teatro Festival, il raggiungimento di obiettivi di rilievo. “Proprio per questo abbiamo intenzione di mettere in campo al più presto una serie di stati generali, tra cui quello della cultura, coinvolgendo quante più realtà possibili, che saranno importanti moltiplicatori di sviluppo – ha detto il primo cittadino, che ha annunciato i preparativi per il gemellaggio con Sparta, per il quale ha avviato contatti il vice sindaco Mattia Giorno. Rapporti fruttuosi di collaborazione, ha aggiunto, saranno possibili anche con i Paesi partecipanti ai Giochi del Mediterraneo”.

Successivamente Clara Cottino, presidente della compagnia teatrale Crest, partner di “Terra Magica Arte e Cultura” nell’organizzazione del festival, si è soffermata sul fattore di cambiamento costituito dal teatro, che veicola importanti valori alla base di ogni vivere sociale, incidendo non poco sulla realtà locale.

La direttrice del Museo Archeologico Nazionale Stella Falzone ha evidenziato l’importanza della partecipazione del MarTa al festival nella giornata del 27 settembre con una lezione di Carlo Boso sulle maschere realizzate da Giancarlo Santelli (geniale artista di Santeramo in Colle, che ha collaborato con Eduardo De Filippo, Roberto De Simone, Giorgio Strehler, Dario Fo e altri importanti nomi del teatro) che saranno messe a confronto con quelle della collezione museale. Tali opere saranno esposte solo in questa giornata. A seguire, una breve performance teatrale imperniata su “La Pace” di Aristofane, che andrà in scena successivamente al TaTÀ.

Quindi il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio ha evidenziato il suo grande sforzo per la promozione delle realtà artistiche locali, annunciando la preparazione di un altro importante gemellaggio, quello con Granada, che con Taranto ha in comune i grandi e importanti riti della Settimana Santa.

Infine, a nome di tutti gli sponsor, è intervenuto Alessandro Gaeta, di ITS Academy Mobility, realtà sempre attenta sostenitrice delle iniziative culturali cittadine.

Taras Teatro Festival è realizzato con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Puglia, Comune di Taranto e Puglia Culture, con il sostegno di ITS Mobilità Academy, TP Italia, Fondazione Taranto 25 e Erredi Consulenze assicurative e i patrocini di Istituto Nazionale del Dramma Antico, Università di Bari, Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MarTa, Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, Marina Militare Italiana e Istituto per la storia e l’archeologia della Magna Grecia.

Biglietti per il teatro comunale Fusco: 15 euro platea / 10 euro galleria (5 euro studenti); biglietti per l’auditorium TaTÀ: 10 euro (5 euro studenti). I biglietti sono acquistabili su vivaticket.com o all’Auditorium TaTÀ.

Ecco il programma integrale con le schede di ogni spettacolo

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