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Taranto

Via Giovan Giovine tra degrado e abbandono: dopo il crollo del cornicione emergono nuove proteste. Le foto

Residenti esasperati denunciano bivacchi, rifiuti e mobili abbandonati nella strada già segnata dallo sgombero di maggio. "Segnalazioni ignorate", accusano i cittadini

TARANTO - A tre mesi dal crollo di una porzione di cornicione in via Giovan Giovine, che aveva costretto il Comune a disporre lo sgombero immediato di circa 20 famiglie per motivi di sicurezza, la situazione in zona continua a generare tensione.

La vicenda, iniziata a maggio, aveva visto intere famiglie costrette a lasciare le proprie abitazioni senza una sistemazione alternativa e senza le risorse economiche necessarie per finanziare gli interventi di messa in sicurezza. In seguito allo sgombero, non erano mancate proteste e manifestazioni, anche clamorose, da parte dei residenti rimasti senza casa.

Oggi, a sollevare la voce sono altri abitanti della stessa via, che lamentano una condizione di degrado persistente. “Da Pasqua viviamo tra le transenne – racconta un residente –. L’area del crollo è ancora transennata e ora, ogni sera, ci sono persone che bevono e abbandonano bottiglie in strada. È nata una vera e propria discarica, con mobili e altri oggetti ingombranti lasciati lungo la carreggiata. Abbiamo fatto più segnalazioni, ma non succede nulla”.

Il lettore che ha denunciato la situazione ha anche fornito alcune immagini che mostrano la via invasa dai rifiuti e il persistere delle transenne, simbolo di un’emergenza che, a distanza di mesi, non ha ancora trovato soluzione.

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