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Taranto

Ingresso gratuito al MarTa: visite e nuovi allestimenti per turisti e cittadini. Le foto

Il Museo archeologico nazionale di Taranto aderisce alla prima domenica del mese con apertura dalle 8.00 alle 19.30. Percorsi guidati, audioguide multilingue e nuove esposizioni arricchiscono l’esperienza di visita

TARANTO - Domenica 3 agosto, in occasione della prima domenica del mese, il Museo archeologico nazionale di Taranto (MArTA) sarà accessibile gratuitamente nell’ambito del programma nazionale promosso dal Ministero della Cultura che prevede l’ingresso libero in tutti i musei e parchi archeologici statali.

La struttura sarà aperta dalle 8.00 alle 19.30, con ultimo ingresso alle 19.00, offrendo ai visitatori la possibilità di scoprire o riscoprire il nuovo allestimento della collezione permanente.

Oltre all’ingresso gratuito, i turisti possono usufruire delle visite guidate curate dal concessionario e del servizio di audioguide che consente di esplorare in autonomia le 25 sale del museo, dalla Preistoria al Medioevo, passando per il periodo magnogreco e romano. I contenuti sono disponibili in cinque lingue – italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo – e possono essere fruiti noleggiando l’audioguida al costo di 6 euro, tramite card monouso o software da utilizzare sul proprio smartphone.

«Il Museo di Taranto è in continua evoluzione – sottolinea la direttrice Stella Falzone – e anche chi lo ha visitato solo un anno fa lo troverà diverso, più accessibile e arricchito. Le postazioni tattili e olfattive inaugurate di recente e la nuova Temporary Art nella hall, dedicata all’arte della tessitura nel mondo greco-romano, sono solo alcune delle novità». L’esposizione propone pesi da telaio, rocchetti, fusi e kalathoi, provenienti dai depositi del museo, come naturale prosecuzione della mostra sulla figura di Penelope appena conclusa.

Fino al 28 dicembre 2025 i visitatori potranno inoltre ammirare al primo piano la Lex Municipii, la tavola bronzea originale che sanciva l’istituzione del Municipio tarantino. Il reperto, rinvenuto in città nel 1894 e conservato nel Museo archeologico nazionale di Napoli, è esposto temporaneamente al MArTA, offrendo un’occasione unica per conoscerne da vicino la storia.

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