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Taranto

Maxi intervento sulle reti idriche e fognarie: 49 milioni per risanare la città. Tutte le foto

Sopralluogo del sindaco Bitetti e dell’assessore Lonoce sul cantiere di via Giovinazzi. Pulizia, videoispezioni e separazione delle acque per migliorare igiene e qualità della vita

TARANTO - In questi giorni i tecnici dell’Acquedotto Pugliese sono impegnati in attività che vanno dal risanamento delle reti idriche alla riqualificazione delle condotte fognarie, per un costo rispettivo di circa 37 e 12 milioni di euro. Il dato è emerso in occasione del sopralluogo tenuto stamane sul cantiere di via Ciro Giovinazzi, interessato dall’intervento di pulizia del sistema fognario, dal sindaco Piero Bitetti e dal consigliere dell’Aqp nonché assessore ai lavori pubblici Lucio Lonoce.

In questi interventi risulta prezioso l’ausilio di un drone, le cui immagini raccolte dalle viscere della città sono proiettate su uno schermo, collocato in un furgone attrezzato con sofisticate apparecchiature, consentendo così di evidenziare in ogni dettaglio i punti su cui si dovrà intervenire, ai fini del miglioramento globale del servizio.

“Si tratta di un lavoro veramente importante che consiste nella disostruzione della fognatura nera e in ispezioni sulla linea per verificare eventuali perdite o rotture – ha riferito il primo cittadino – L’intervento riguarda tutta la città, partendo dal Borgo, dove sono situate le reti più obsolete e usurate che andranno così ripristinate. Il tutto è finalizzato all’opera di separazione complessiva della rete delle acque nere da quelle bianche. Oltre che a combattere la proliferazione delle blatte, ciò consentirà di limitare al massimo le perdite idriche e di eliminare gli sversamenti nella rada di Mar Grande di liquami, quando si verificano forti piogge per il fenomeno del ‘troppo pieno’. Per tutto questo devo ringraziare il consigliere dell’Acquedotto Pugliese, Lucio Lonoce, e tutto l’Aqp per aver individuato Taranto quale seconda città della Puglia per questo tipo di intervento, che consentirà di migliorare la condizione di tali infrastrutture”.

Nel suo intervento Lucio Lonoce, si è soffermato sulle risorse ingenti stanziate dall’Acquedotto Pugliese per questo intervento in città, che ha definito di natura epocale e che riguarderà anche alcune strade provinciali. “I lavori sono iniziati nello scorso aprile da via Regina Elena e, dopo aver raggiunto le periferie, si concluderanno nel giro di due anni, che porterà a risultati eccellenti, per la funzionalità della rete fognaria ma soprattutto per la qualità della vita di tutti noi. Voglio perciò porgere i miei complimenti ai tecnici e ai funzionari dell’Aqp per il loro impegno e la grande professionalità dimostrata”.

La rete fognaria, dopo le operazioni di pulizia, sarà oggetto di videoispezione e ricostruzione in 3D: “Un intervento che potrà essere utile alla riprogettazione del sistema fognario del centro cittadino, con l’obiettivo – ha concluso l’ing. Nico Notarnicola, manager Aqp della struttura territoriale operativa di Taranto – di eliminare, qualora dovessero sussistere le condizioni tecniche, diversi impianti di sollevamento, ottimizzando la gestione e riducendo i costi energetici. Diversi e complementari gli obiettivi da conseguire: la riduzione dell’intasamento delle tubazioni, evitando possibili sversamenti, il contrasto della proliferazione di blatte e ratti, la riduzione dei costi di sanificazione e deblattizzazione. In definitiva migliore pulizia e maggiore igiene per la città”.

Il sindaco sulla manifestazione di ieri contro l’Aia

A margine della conferenza stampa sui lavori portati avanti dall’Acquedotto Pugliese, abbiamo chiesto al primo cittadino quali sono state le sue reazioni circa la manifestazione di ieri pomeriggio sulla situazione della siderurgia e sulla possibilità dell’arrivo della nave rigassificatrice.

Ringrazio tutti i cittadini che ieri pomeriggio hanno manifestato contro l’Aia, sulla quale gli enti locali e la Regione si sono espressi in maniera contraria – ha dichiarato Piero Bitetti – Proprio in occasione di un accordo interistituzionale, abbiamo anche chiesto un rinvio della stessa al 31 luglio. Si tratta di un’Aia che non ci soddisfa e che combattiamo perché ci offende, perché consente di continuare a violentare un territorio dal punto di vista sanitario, ambientale e anche occupazionale, in quanto non garantirà quella produzione richiesta dal gestore per tutte le prescrizioni inserite opportunamente dal gruppo istruttore”.

“Noi puntiamo a una decarbonizzazione progressiva e totale, da effettuare in un periodo molto più breve rispetto a quello inizialmente prospettatoci di 13 anni, che abbiamo chiesto di contenere in sei, al massimo sette anni – ha continuato – Nel momento in cui andrà in funzione un forno elettrico dovrà essere necessariamente spento un altoforno che si alimenta a carbone con il vecchio ciclo integrale, da cui scaturiscono, in quantità elevatissime e non più sopportabili, quelle sostanze chimiche inquinanti che per troppo tempo hanno ammorbato il nostro territorio”.

Persiste nostro ‘no’ alla nave rigassificatrice, fonte di ulteriore rischio in un territorio come il nostro dove già insistono una raffineria e uno stabilimento siderurgico e che in caso di incidente potrebbe scatenare un effetto domino dalle disastrose conseguenze per la popolazione tarantina. Oltretutto una nave rigassificatrice – ha concluso Bitetti – non è sicuramente a impatto zero dal punto di vista ambientale. Quindi, oltre a essere inquinante, questa nave limiterebbe le attività commerciali nel nostro porto, su cui vogliamo fortemente puntare per poter diversificare l’economia di un territorio che ha bisogno di pensare a un futuro nettamente diverso dalla situazione che stiamo vivendo”.

La pulizia in città

Relativamente al problema dell’igiene urbana, il sindaco Bitetti ha ribadito l’impegno di Kyma Ambiente per la faticosa risalita della china. “Serve però urgentemente un processo culturale da parte di tutti e quindi chiedo ai media un aiuto a divulgare un messaggio in tal senso. Stiamo provando a ripulire la città con tanti sforzi, sacrifici e costi ma è necessaria la collaborazione di tutti. Ieri ho seguito personalmente in maniera anonima (voglio evitare le passerelle) le attività di pulizia notturna, compreso il lavaggio dei marciapiedi e sono rimasto soddisfatto dell’impegno degli operatori. Certamente c’è tanto da fare e da migliorare. Credo però che siamo sulla giusta strada, grazie anche alla collaborazione della polizia locale che sta elevando numerose sanzioni a coloro che conferiscono i rifiuti in maniera errata e soprattutto fuori orario o addirittura abbandonando i sacchetti della spazzatura in zone nascoste della città, sperando di non venire individuati. Vorrei ricordare a queste persone che tali comportamenti sono soggetti non solo a sanzioni amministrative ma anche penali. Stiamo combattendo anche il fenomeno dell’abbandono delle vecchie masserizie da parte dei conducenti dei treruote e contrastiamo anche i cittadini che vanno a scaricare detriti di ogni genere e perfino i servizi sanitari. I risultati non mancano grazie anche all’incremento delle telecamere che situeremo soprattutto nelle zone più sensibili al malvezzo. Quindi invito tutti caldamente a osservare le norme in merito. È una battaglia civile in cui la popolazione tarantina deve impegnarsi per ottenere benefici di cui tutti ci gioveremo”.

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