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L'evento

Un tuffo nella storia, ecco la Festa della Mietittura a Borgo Cocolicchio. Tutte le foto

Alla riscoperta delle tradizioni contadine della Puglia e un omaggio alle radici profonde delle popolazioni di questa terra

COCOLICCHIO (FASANO) - Un tuffo nella storia e nella cultura locale. Tra gli eventi più suggestivi di questa stagione, spicca quello che ha trasformato la mietitura del grano in un’esperienza collettiva e vibrante: la Festa della mietitura e trebbiatura del grano a Cocolicchio. L'ìniziativa è dell'Associazione culturale Cocolicchio.

Sabato 19 e domenica 20 luglio, la frazione collinare di Cocolicchio, incastonata tra trulli secolari e vigneti, si è animata di gesti antichi. Qui il grano Senatore Cappelli, varietà storica e simbolo della tradizione agricola pugliese, è stato protagonista di una festa che ha unito gesti rituali, legami storici e sapori di una volta.

La manifestazione – giunta alla sua terza edizione – ha aperto con un convegno dedicato alla varietà di grano Senatore Cappelli. Esperti come il professor Pasquale Montemurro, la dottoressa Laura Dell’Erba e il professor Pasquale Venerito hanno raccontato scienza, gusto e valori nutritivi di questa cultivar, richiamando una riflessione sulle varietà antiche recuperate in Puglia. Un momento di cultura che ha messo in luce l’importanza del legame tra agricoltura, salute e memoria autentica del territorio.

In serata si è svolta la rievocazione storica della mietitura e trebbiatura. Uomini e donne in costume hanno recitato la loro parte in un quadro che ha riportato in vita l’alternanza tra falci, paglia e filiera del grano. Panzerotti caldi e orecchiette preparate con le semole del raccolto hanno accompagnato gli ospiti sotto un cielo stellato, con le note coinvolgenti dei Popular Folk, a suggello dell’unione tra festa e splendore della comunità.

La domenica il richiamo si è fatto ancora più forte: intorno alle ore 10 e trenta, un corteo di trattori d’epoca ha sfilato tra i colli di Cocolicchio, suscitando meraviglia e nostalgia. È seguito un nuovo momento di mietitura e trebbiatura, dove le falci hanno danzato sul campo e i ritmi della terra si sono mescolati alla festa. In serata, nuove degustazioni e danze popolari curate da Tarantel Laera, con l’energia travolgente della pizzica a scandire i passi dei partecipanti, recitando la passione della Puglia più autentica.

Il binomio terra-musica-sapori è stato coronato da panzerotti fritti e orecchiette artigianali: un percorso di gusto semplice e intenso, che ha segnato un fine settimana denso di emozioni, relazioni e autenticità.

Le splendide fotografie allegate portano la firma di Carmine La Fratta. 

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