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Barletta
09 Luglio 2025 - 08:27
BARLETTA - È stato grazie al sistema di geolocalizzazione satellitare installato su un'auto rubata a Corato che la Polizia di Stato di Barletta è riuscita a individuare un capannone nella zona industriale cittadina utilizzato come deposito per componenti automobilistiche sottratte illecitamente. All'interno sono stati rinvenuti pezzi appartenenti ad almeno 19 veicoli rubati, tutti già smontati e accuratamente sistemati.
Le indagini hanno preso il via nei giorni scorsi, nel contesto dei servizi straordinari di controllo del territorio disposti nella città di Eraclio. Gli agenti della Volante del Commissariato di Barletta, seguendo le coordinate GPS del veicolo asportato la notte precedente, hanno raggiunto un punto della zona industriale dove hanno notato una vettura con due uomini a bordo che, alla vista della pattuglia, si è allontanata frettolosamente. Dopo un breve inseguimento, l’auto è stata bloccata.
A bordo si trovavano due giovani di Cerignola, entrambi ventenni e già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, ricettazione e furti di auto. Durante il controllo, i poliziotti hanno rinvenuto all’interno dell’abitacolo un mazzo di chiavi nascosto in un borsello, su cui i due non hanno fornito spiegazioni convincenti, mostrando anzi segni evidenti di nervosismo.
Guidati dal sospetto che le chiavi potessero essere legate al luogo da cui i due si erano allontanati, gli agenti sono tornati nell’area segnalata dal GPS, ispezionando con pazienza vari capannoni. In uno di questi, che si apriva proprio con le chiavi sequestrate, è stato scoperto il materiale di provenienza illecita, già suddiviso e pronto per essere probabilmente immesso sul mercato nero.
I due cerignolani sono stati denunciati a piede libero alla Procura di Trani per il reato di ricettazione. Inoltre, il conducente del veicolo in fuga è stato sanzionato per guida senza patente, mai conseguita, mentre l’auto, priva di assicurazione, è stata sequestrata sia penalmente che amministrativamente.
Alla luce dei numerosi precedenti penali e della grave condotta accertata, il Questore della provincia di Barletta-Andria-Trani, Alfredo Fabbrocini, ha attivato le procedure per l’emissione del foglio di via obbligatorio, che vieta ai due giovani di fare ritorno nel comune di Barletta per 3 anni. Il provvedimento è stato predisposto dagli specialisti dell’Ufficio Polizia Anticrimine della Questura.
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