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Castellana Grotte

Via alla pulizia delle grotte: dopo 25 anni tornano i colori naturali. Le foto

Un delicato intervento di manutenzione e conservazione per eliminare la lampenflora. La società Grotte e il gruppo speleologico Puglia Grotte al lavoro per valorizzare il complesso ipogeo

CASTELLANA GROTTE - Dopo oltre 25 anni, le Grotte di Castellana tornano a essere oggetto di un intervento straordinario di pulizia e manutenzione, volto a rimuovere la lampenflora, la patina verde costituita da muschi, alghe e cianobatteri che si forma in ambienti umidi e bui esposti alla luce artificiale.

Il progetto, avviato circa un mese fa, è stato promosso dalla società Grotte di Castellana srl in collaborazione con il gruppo speleologico Puglia Grotte, sulla base di un protocollo scientifico messo a punto nel 2005 e oggi ripreso e aggiornato. L’obiettivo è restituire al sito carsico la sua originaria bellezza e vitalità naturale, contrastando l’effetto dannoso della vegetazione fotosintetica sulle concrezioni.

L’intervento si compone di due fasi. Una prima azione meccanica prevede l’uso di idropulitrici a pressione per rimuovere polveri e residui vegetali dalle pareti rocciose, in particolare nelle aree più scenografiche. Una seconda fase chimica, invece, utilizza una soluzione diluita di acqua e varechina per disinfettare in modo mirato e impedire la proliferazione futura della lampenflora. Il fenomeno, tipico delle grotte turistiche, ostacola il naturale processo di crescita delle concrezioni e può compromettere l’equilibrio ambientale del complesso ipogeo.

Ci stiamo prendendo cura di un bene che appartiene a tutta la comunità castellanese – ha dichiarato il presidente della società, Serafino Ostuni –. Durante una ricognizione effettuata nell’estate 2024, abbiamo notato la presenza di una strana polvere sulle pareti della grotta. Da lì è nata l’urgenza di intervenire. Dopo la pulizia seguiranno nuovi interventi sull’illuminazione e sulla pavimentazione del percorso turistico, per rendere il sito ancora più fruibile e ospitale”.

Anche il sindaco Domi Ciliberti ha evidenziato la portata strategica dell’intervento: “Un’opera attesa da tempo, che si affianca agli imminenti lavori di riqualificazione degli impianti tecnici. Vogliamo che le Grotte siano sempre più un riferimento nel panorama turistico internazionale, attirando pubblici diversificati e attenti al valore ambientale del nostro patrimonio”.

Il direttore del comitato scientifico, Alessandro Reina, ha spiegato che la lampenflora è un fenomeno anomalo in ambienti completamente oscuri, ma reso inevitabile dalla presenza di lampade che stimolano la fotosintesi. “Le alghe, se non rimosse, vengono fossilizzate dal calcare trasportato dall’acqua, alterando per sempre le formazioni. Con questo intervento le concrezioni potranno finalmente riprendere a crescere”.

Procederemo con più sedute settimanali, seguendo un cronoprogramma compatibile con i flussi turistici”, ha spiegato il presidente del gruppo speleologico Francesco Lovergine. “Nella fase iniziale ci siamo concentrati sulle zone a maggiore impatto visivo, poi passeremo a interventi mirati per restituire alla grotta il suo colore naturale”.

Le operazioni, interamente finanziate dal bilancio della società Grotte, dureranno circa due anni, ma l’intenzione è quella di avviare una manutenzione continua, che diventi parte integrante della gestione del sito.

Il programma si inserisce in una più ampia strategia di valorizzazione turistica e ambientale, che prevede anche nuovi eventi, esperienze immersive e il recupero della pineta. Tra le iniziative in corso, Alice nelle Grotte delle Meraviglie, Speleonight, Cave & Stars e Geo Tour, pensate per ampliare l’offerta e coinvolgere nuove fasce di visitatori.

Un intervento atteso e necessario, che riporta l’attenzione sulla cura del patrimonio naturale e sulla responsabilità collettiva di conservarlo. Le grotte di Castellana tornano così a splendere, non solo come attrazione turistica, ma come bene identitario da tutelare e tramandare.

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