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Carcinoma mammario: nuovi farmaci e confronto tra specialisti. Le foto

Sette edizioni per un appuntamento ormai centrale in Puglia. Il dottor Gadaleta: “Cambiano i paradigmi terapeutici, la pratica clinica va allineata alle nuove evidenze”

TRANI – Si è svolta giovedì 19 giugno, nella sala convegni di Palazzo San Giorgio, la settima edizione del congresso scientifico dedicato al carcinoma mammario, promosso e coordinato dal dottor Gennaro Gadaleta, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia dell’ospedale Dimiccoli di Barletta. L’incontro, dal titolo “La Terapia Medica del Carcinoma Mammario: tra evidenze scientifiche e pratica clinica”, ha rappresentato un nuovo momento di aggiornamento professionale, confronto operativo e riflessione condivisa sulle strategie di cura per una delle neoplasie più diffuse nella popolazione femminile.

L’iniziativa, articolata in quattro sessioni, è stata aperta dai saluti istituzionali del direttore sanitario della Asl Bt Alessandro Scelzi e ha riunito numerosi oncologi provenienti da tutta la regione Puglia, tutti impegnati nella gestione quotidiana della patologia.

“È stata una giornata particolarmente intensa e produttiva – ha spiegato il dottor Gadaleta – in cui abbiamo analizzato le novità relative alle classi farmacologiche attualmente impiegate per ciascun sottotipo di tumore al seno, approfondendo i criteri di scelta terapeutica attraverso la discussione di casi clinici reali, l’analisi delle linee guida e l’applicazione dei più recenti algoritmi decisionali”.

Secondo il direttore dell’oncologia del Dimiccoli, la continua introduzione di nuovi farmaci in fase di sperimentazione o prossimi all’immissione in commercio, oltre a quelli già validati, sta contribuendo a trasformare il modo stesso in cui si suddivide e si cura il carcinoma mammario. “Alcune molecole si stanno dimostrando efficaci su più sottotipi, costringendo la comunità scientifica a rivedere i modelli tradizionali di classificazione e trattamento. La rigidità della distinzione in tre sottotipi principali – ha aggiunto Gadaleta – inizia a mostrare dei limiti e impone una costante revisione degli schemi terapeutici alla luce dei risultati più aggiornati”.

Molto partecipate anche le tavole rotonde delle prime sessioni, che hanno visto coinvolti diversi specialisti della ASL BT, con l’obiettivo di confrontarsi su esperienze cliniche concrete e offrire un’interpretazione operativa delle evidenze scientifiche alla base delle scelte terapeutiche.

Il congresso ha confermato la sua centralità nel panorama scientifico pugliese, rappresentando un’occasione preziosa di dialogo tra clinica e ricerca, con lo sguardo rivolto al futuro della medicina oncologica e al miglioramento concreto dell’assistenza per le pazienti affette da tumore al seno.

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