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Bari Costa Sud, al via i lavori del Parco Valenzano. Le foto

Consegnate le aree di cantiere per il lotto 4 del maxi progetto urbano da oltre 12 milioni di euro. Il sindaco Vito Leccese: “Più verde, più ombra, più ossigeno. Un nuovo modello di città sostenibile”

BARI – Con la firma ufficiale del verbale di consegna, è stato compiuto ieri un passo decisivo per l’avvio dei lavori del lotto 4 del progetto “Bari Costasud”, dedicato alla realizzazione del Parco costiero della cultura, del turismo e dell’ambiente nell’area denominata Parco Valenzano.

Alla cerimonia, che si è svolta nella mattinata, hanno preso parte il sindaco di Bari Vito Leccese, il direttore della ripartizione Governo e Sviluppo strategico del territorio Pompeo Colacicco, diversi assessori della giunta comunale, la presidente del I Municipio e i rappresentanti dell’ATI esecutrice dei lavori, composta da Euroambiente S.p.A. (mandataria) e Imprendo Italia S.r.l. (mandante). Il progetto è stato elaborato dal raggruppamento R.T.P. LAND ITALIA S.R.L. – FINEPRO S.R.L. – M+M Architetti Associati – TECHIN S.R.L. – GIRARDI.

Il valore complessivo dell’intervento supera i 12,6 milioni di euro, con fine lavori prevista entro il 31 dicembre 2026. Un investimento rilevante, parte di una visione più ampia di rigenerazione urbana e ambientale che punta a restituire centralità al rapporto tra città e natura.

“Questo progetto rappresenta uno degli assi portanti del programma Costa Sud e anticipa i principi che guideranno il nuovo Piano Urbanistico Generale”, ha spiegato il sindaco. Al centro dell’intervento la rinaturalizzazione del sistema delle lame, veri e propri corridoi ecologici destinati a ricucire il tessuto urbano con il litorale.

Il Parco Valenzano si articolerà in un parco lineare lungo gli argini della lama e in un parco reticolare nella zona a monte, confluendo in un grande sistema verde che punta a trasformare un’area da sempre percepita come marginale in una risorsa ambientale e sociale per la città.

Elemento centrale del progetto sarà l’impianto di circa 1.800 alberi ad alto e medio fusto, pensato per creare zone d’ombra, abbattere l’inquinamento atmosferico e contrastare gli effetti del riscaldamento urbano. “Oggi più che mai dobbiamo ripensare i modelli di progettazione urbana, passando da un’idea decorativa del verde a una funzione climatica e ambientale vera e propria”, ha sottolineato il primo cittadino.

L’intervento interesserà un’area a lungo trascurata e spesso percepita come elemento di divisione tra diverse parti della città, anche a causa del suo stato di degrado. Tuttavia, proprio questa porzione di territorio svolge una funzione cruciale per la sicurezza idraulica dell’area urbana.

Il sindaco ha inoltre evidenziato il valore aggiunto del progetto: l’integrazione dell’esperienza di “Orto Gentile”, una pratica innovativa di agricoltura urbana che ha saputo incarnare il concetto di alleanza tra città e campagna, oggi indicata come una delle direzioni strategiche per lo sviluppo sostenibile di Bari.

Con l’avvio di questo cantiere, Bari compie un passo concreto verso la realizzazione di una città più resiliente, verde e a misura d’uomo, in cui gli spazi pubblici diventano strumenti di benessere, inclusione e rigenerazione ambientale.

IL PROGETTO

Il sito del lotto 4 si sviluppa su una superficie di circa 21 ettari e prende il nome dal canale Valenzano, prosecuzione canalizzata di una lama che sfocia nel mare Adriatico. L’area attualmente ospita svariati manufatti e architetture, tra cui il Sacrario militare dei Caduti d’oltremare e si identifica come un’area di rilevanza per la fauna migratoria, essendo un sito di nidificazione del fratino.

Il canale Valenzano, parte del sistema delle lame del barese, appare ora come un elemento urbano divisorio, in quanto crea una discontinuità urbana tra la sponda sinistra e il quartiere Japigia, la sponda destra con il parco agricolo e le zone periurbane e nella sua continuità verso il mare privo di opportunità di riconnessione verso gli elementi e le eccellenze ambientali poste trasversalmente all’andamento della costa. La rilettura della localizzazione dell’intervento, pertanto, si focalizza su tre temi principali:

- Natura: la riconnessione del tessuto ambientale dall’entroterra e dal Parco delle Murge al mare Adriatico attraverso i sistemi delle lame e, in particolare, la lama e il canale Valenzano;

- Città: attraverso la riconnessione del tessuto urbano e la massimizzazione degli attraversamenti del canale Valenzano;

- Cultura: attraverso l’incremento della biodiversità e lo sviluppo della connessione tra i servizi esistenti.

Il progetto, quindi, si identifica in un’”Onda Verde”, un nuovo collegamento trasversale alla linea di costa e parallelo al canale Valenzano che sfrutta le due sponde del canale per creare un nuovo corridoio di biodiversità e di riforestazione urbana che massimizzi la potenzialità di un collegamento ecologico verso il mare.

L’intervento rafforza e sviluppa localmente la qualità e la quantità di verde fruibile, andando così a costituire un sistema verde diffuso per concentrazione di interventi, ma contemporaneamente unitario per percezione, di grande importanza per la valorizzazione ambientale, ecologica e sociale della zona.

Leitmotiv è il verde, che diventa il vero elemento di coesione tra città e fiume, rafforzando la relazione uomo-natura ed evidenziando i benefici che il verde può garantire all’uomo.

Nelle differenti fasi progettuali sono state accolte una serie di prescrizioni fornite dagli enti coinvolti in sede di conferenza di servizi e, come richiesto dal Comune, nella progettazione esecutiva sono state introdotte delle richieste di integrazione effettuate dall'associazione Orto gentile, per cui parte del parco è stato rispristinato allo stato attuale per permettere la sopravvivenza di questa esperienza agricola sull'area. In particolare, sono stati stralciati dei percorsi pedonali e ciclabili e una pozione di opere a verde nell'area sud del Parco.

Il nuovo parco Valenzano, che ha come obiettivo la massimizzazione dei collegamenti ecosistemici e urbani, è quindi diviso nei seguenti ambiti di intervento: il Canale Valenzano con le sue sponde, il nuovo parco di riforestazione urbana come struttura principale del progetto. Questo vede la piantumazione di circa 1.800 nuovi alberi di medie e grandi dimensioni e include percorsi pedonali, ciclopedonali e ciclabili tra cui anche due fasce lungo il canale che hanno la duplice funzione di percorso sul “lungo canale” e percorsi di accesso per i mezzi di manutenzione. Sarà integrato anche un sistema di piazze come punti di arrivo e partenza dei percorsi. Questo sistema di piazze consentirà anche di superare i limiti delle preesistenze infrastrutturali (come la ferrovia), creando dei punti di arrivo che separano il parco dalla percorrenza continua del sistema degli assi urbani e infrastrutturali.

Il parco lungo il canale ha l’obiettivo di creare continuità tra le due sponde generando un sistema di spazi, ambienti di sosta e nuovi attraversamenti che abbiano rispondenza tra i due lati del Valenzano, mettendo in stretta correlazione il quartiere di Japigia con la sponda destra. Verranno inclusi anche un nuovo attraversamento ciclopedonale a mezzo di un ponte in legno lamellare che estenderà l’asse di via Peucetia verso via Martiri di Marzabotto e via Giuseppe Papalia e una rivisitazione della viabilità del ponte di via Gentile per inserire dei percorsi ciclabili e pedonali in sede propria che consentano l’attraversamento in sicurezza. 

Come anticipato, all’interno del parco verrà mantenuta e integrata la realtà di agroecologia sostenibile, Ortogentile. Quest’area manterrà, quindi, la sua vocazione orticola nonché la gestione da parte di associazioni. È previsto il mantenimento della cascina, degli alberi esistenti e di un’area dedicata all’apicoltura. Verrà realizzata, in accordo con la committenza, un’area pavimentata in terra battuta nei pressi della cascina e realizzato un filare alberato di completamento lungo il lato del canale. Il parco reticolare si sviluppa come una rete di percorsi e piccole piazze di aggregazione che massimizzano la porosità urbana e consentono di attivare gli spazi agricoli ora in disuso o sottoutilizzati. Si configura anche come luogo di aggregazione della comunità locale, identificando e creando nuovi spazi di sosta che definiscono queste aree come un parco “agro-sociale”. Il parco reticolare si interfaccia con il parco Valenzano attraverso una serie di landing che consentono di legare i due ambiti definendo degli spazi di sosta e sarà affiancato e supportato, nella sua definizione agronomica e paesaggistica, da filari alberati da frutto che attiveranno anche gli spazi di margine delle aree agricole. I "giardini urbani" promuoveranno e svilupperanno il contesto esistente, attraverso l’integrazione di nuovi alberi che re-inverdiranno gli ambiti esistenti, promuovendo una nuova natura. I giardini urbani integreranno funzioni disparate, tra cui zone di aggregazione e sosta e zone attrezzate per usi sportivi, piste ciclabili e un’area camper a diretto contatto con il parco Valenzano. Verranno inoltre valorizzati i parcheggi esistenti, che contano circa un centinaio di posti auto, che saranno integrati con una vegetazione coerente al nuovo parco.

La paletta di vegetazione è stata scelta per svariate ragioni, sia climatiche che di contesto. In primo luogo, è stato considerato in termini temporali il medio e il lungo termine e la necessità di selezionare vegetazione che possa resistere ai cambiamenti climatici e a lunghi periodi di siccità. In secondo luogo, l’attenta selezione della vegetazione consente di garantire continuità attraverso i diversi ambiti progettuali. La scelta delle specie vegetali è una delle azioni principali per rispettare i caratteri naturalistici del luogo, dona una specifica identità a ogni singolo ambito attraversato, pur nel rispetto dell’armonia complessiva, vertendo principalmente la scelta su specie autoctone e caratteristiche del contesto di riferimento localmente reperibili ed escludendo specie allergeniche o soggette ad attacco di parassiti.

Le diverse tipologie di verde da irrigare saranno servite da settori separati così da adeguare l’adacquamento e la tipologia di erogazione all’effettivo fabbisogno idrico. Il funzionamento dell'impianto sarà completamente automatico, in quanto comandato da centralina di programmazione elettronica. Attraverso la programmazione delle elettrovalvole sarà possibile regolare il volume d’acqua erogato nelle varie zone, a seconda delle esigenze della vegetazione. La scelta dell’impianto di irrigazione per le differenti aree trattate a verde è stata progettata prendendo in considerazione i loro fabbisogni.

 

ARREDI URBANI

All’interno del parco lineare si collocheranno due tipologie di aree attrezzate. Sul lato sinistro, dove la fascia di parco è più stretta, verranno realizzati dei playground per l’attività sportiva e l’allenamento all'aria aperta. La conformazione di questi campi sarà piuttosto geometrica: andranno a ritagliare le aree di gioco come se fossero delle radure all’interno della trama vegetazionale e verranno collocati in serie, in modo da essere raggiunti facilmente dal percorso ciclo-pedonale che costeggia il canale. Si prevedono:

  1. un campo di calcetto;
  2. un campo di street basket;
  3. un campo di pallavolo;
  4. un’area per il fitness outdoor.

Sul lato destro, invece, le aree ludiche assumeranno conformazioni più libere, definite dalla rete dei percorsi presenti nel parco.

Le aree ludiche, partendo dalla linea di costa, saranno così caratterizzate:

  1. area con giochi di sabbia per i più piccoli, che richiami dal punto di vista materico e tematico la vicinanza con la spiaggia;
  2. area per la scoperta, per bambini più piccoli e ragazzini, che propone sfide fisiche e interattive;
  3. area con altalene, in cui il tema del dondolio è caratterizzato con attrezzature di vario tipo;
  4. area intergenerazionale, in cui vi sono attrezzature per la ginnastica dolce e giochi in cui persone di varia età possano giocare insieme o contemporaneamente in armonia.

 

PADIGLIONE MULTIFUNZIONE

Nella piazza campestre presente all’interno del parco reticolare si prevede la realizzazione di un padiglione multifunzione, con superficie di circa 200 mq. Il padiglione è costituito da un parallelepipedo che, con la sua geometria regolare, richiama le linee pure delle architetture locali. Il padiglione ospiterà un bar, una sala polifunzionale, servizi igienici, depositi e spazi tecnici a servizio del parco. Il padiglione avrà una terrazza coperta in prossimità del chiosco. Sarà realizzato in x-lam e le pareti esterne saranno caratterizzate dall’alternanza del tinteggio bianco e di un rivestimento dogato in listelli di alluminio effetto legno.

 

STRUTTURE

Gli aspetti di natura strutturale delle opere previste riguardano principalmente un padiglione, tre torrette belvedere (e birdwatching) e una passerella in forma di ponte ciclo-pedonale, localizzata in attraversamento del canale Valenzano, quale collegamento tra via Peucetia e l’argine alla destra idraulica corrispondente nell’area d’intervento ove sarà realizzato il bosco detto “Onda verde”.

Il padiglione è localizzato in un’area già urbanizzata e sistemata a parcheggio pavimentato in conglomerato; ha dimensioni in pianta pari a circa 257 mq di ingombro strutturale, con un corpo parallelepipedo di 20 x 10 ml di lato e un’altezza utile interna di circa 3 ml e quindi in volume di circa 600 mc – accostato a un volume tecnico e gradonata con funzione di accesso alla terrazza panoramica praticabile, con dimensioni d’ingombro pari a 5 x 10 ml.

Le torrette belvedere si presentano come strutture semplici di pianta quadrata di lato 3x3 m poggiate su un graticcio di travi di fondazione in cemento armato. La sovrastruttura in elevazione è costituita da quattro pilastri d’angolo in legno che sosterranno le azioni di carico verticali di due impalcati lignei con tavolato di rivestimento. Il primo piano è accessibile attraverso una scala a rampa lignea. La struttura è inoltre progettata per portare anche azioni orizzontali (es. vento) attraverso un sistema di controventature in acciaio nelle zone prive di aperture.

La passerella è caratterizzata da due travi curvilinee in legno lamellare che trasmettono i carichi verticali e orizzontali a due basamenti di fondazione da realizzarsi in calcestruzzo armato. La passerella trasmetterà i carichi verticali su pilastrini lignei gravanti lungo lo sviluppo delle travi e poggerà su una doppia orditura di arcarecci lignei. La struttura nel complesso è anche in grado di portare carichi orizzontali attraverso un sistema di controventi realizzato attraverso tiranti in acciaio.

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