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Lecce
17 Aprile 2025 - 08:00
LECCE – Si è conclusa con risultati di grande rilievo la missione istituzionale dell’Università del Salento in Iran, guidata dal rettore Fabio Pollice e dal professor Enrico Ascalone, docente di Archeologia del Vicino Oriente antico. Cinque giorni intensi tra scienza, cultura e diplomazia accademica, che hanno portato alla firma di cinque nuovi accordi di cooperazione con importanti università iraniane e alla promessa di nuove attività di scavo in uno dei siti archeologici più rilevanti del Medio Oriente.
La visita si è svolta su invito dell’ambasciatore iraniano in Italia, Mohammad Reza Sabouri, e dell’Accademia iraniana delle Scienze. La delegazione italiana ha incontrato i vertici delle principali università di Teheran, stringendo rapporti che rafforzano il profilo internazionale dell’ateneo leccese. Tra i momenti più significativi, la conferma della partecipazione di UniSalento come ospite d’onore all’Innovex 2026, il più grande salone dell’innovazione del Medio Oriente, che ogni anno accoglie centinaia di imprese e startup da tutto il mondo arabo-asiatico.
Durante la missione, il Ministero della Cultura iraniano ha espresso piena soddisfazione per il lavoro svolto dalla missione archeologica dell’Università del Salento a Shahr-i-Sokhta, sito patrimonio UNESCO, annunciando l’intenzione di affidare all’ateneo salentino un nuovo progetto di scavo in un altro importante insediamento archeologico, ancora top secret, ma considerato tra i più strategici dell’intera regione mediorientale.
Non sono mancati i momenti di confronto accademico: numerosi seminari e incontri con studenti e docenti iraniani hanno animato il soggiorno, rafforzando lo scambio di competenze e visioni tra i due sistemi universitari. La delegazione italiana è stata anche accolta dall’ambasciatrice d’Italia a Teheran, Paola Amadei, e dal responsabile per le politiche culturali dell’ambasciata Emanuele Marchi, ai quali è stato presentato il piano strategico di sviluppo dell’Università del Salento, ricevendo apprezzamenti e incoraggiamento a proseguire lungo la rotta dell’internazionalizzazione.
Un momento di grande interesse si è rivelato anche la visita al Pardis Technology Park, una cittadella dell’innovazione estesa su centinaia di ettari, in cui operano aziende high-tech e startup d’avanguardia, destinata a diventare un polo di riferimento per l’intera area medio-orientale.
“Sono convinto che questa missione possa aprire una nuova fase nei rapporti tra Italia e Iran, soprattutto sul piano della ricerca e dell’alta formazione”, ha dichiarato al rientro in Italia il rettore Pollice. “L’Università del Salento si conferma pronta a cogliere le sfide globali, con uno sguardo aperto al mondo e un forte radicamento territoriale”.
Ecco le università iraniane con cui sono già stati firmati accordi di collaborazione:
Alameh Tabataba’i University (Teheran)
Shahid Beheshti University (Teheran)
Iran University of Science and Technology (Teheran)
Toosi University of Technology (Teheran)
Isfahan University of Arts
Sono invece in fase di finalizzazione i protocolli con:
Azadi University of Pardis
University Fine Arts of Teheran
Pardis Technology Park
Con questa missione, UniSalento non solo rafforza la propria proiezione internazionale, ma si pone come ponte accademico tra Europa e Medio Oriente, contribuendo alla costruzione di un dialogo fondato su cultura, ricerca e cooperazione scientifica.
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