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Sanità territoriale potenziata a Terlizzi: il “Sarcone” diventa modello d’eccellenza. Le foto

Emiliano in visita al Presidio Post Acuzie: oltre 2,2 milioni di euro dal Pnrr per nuove tecnologie, riorganizzazione dei servizi e Casa della Comunità

TERLIZZI – La sanità di prossimità prende forma concreta a Terlizzi, dove il Presidio Post Acuzie Integrato “Michele Sarcone” si trasforma in un modello avanzato di assistenza territoriale, capace di coniugare innovazione, qualità e centralità del cittadino. Un obiettivo reso possibile anche grazie a investimenti del PNRR per oltre 2,2 milioni di euro, destinati a ristrutturazioni, tecnologie e servizi di nuova generazione.

A illustrare i traguardi raggiunti e le prossime tappe è stato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, durante una visita al presidio sanitario, accompagnato dal direttore generale della ASL Bari Luigi Fruscio, dagli operatori sanitari, da tecnici e rappresentanti delle istituzioni locali. Al centro dell’incontro il progetto della Casa della Comunità, finanziata con 1,4 milioni di euro, che sorgerà nell’ala monumentale del Blocco A. L’intervento prevede la ristrutturazione completa degli ambienti e l’attivazione di servizi sanitari integrati, affidati a équipe composte da medici di base, infermieri di famiglia, specialisti, assistenti sociali.

Il percorso verso un nuovo modello di sanità territoriale comprende anche l’acquisto e l’attivazione di tecnologie diagnostiche all’avanguardia, come la TC 128 slice, già in funzione con 2.245 esami eseguiti, e un ecotomografo di ultima generazione che ha permesso un incremento del 121% delle ecografie, passando da 1.887 nel 2023 a 4.177 nel 2024. A breve entrerà in servizio anche una radiologia polifunzionale, attualmente in fase di collaudo.

Ma le novità non finiscono qui. All’interno del “Sarcone” verrà attivata a breve una terza sala operatoria per sostenere la crescita del Day Service chirurgico di Oculistica, che nel 2024 ha già superato 2.600 interventi. A ciò si aggiunge l’assegnazione di tre nuove direzioni dipartimentali, destinate a Riabilitazione Pneumologica, Lungodegenza e Riabilitazione Cardiologica, reparti chiave nella gestione di pazienti cronici e fragili.

Per il presidente Emiliano si tratta di una “sanità diversa, ma migliore”, in grado di rispondere alle esigenze del territorio anche al di fuori dell’ospedale. “Nessuna struttura è stata chiusa – ha precisato – ma ripensata per svolgere un ruolo di riferimento nell’assistenza extraospedaliera, grazie alla sinergia con le ASL e ai fondi del PNRR”.

Il direttore Fruscio ha sottolineato come quello di Terlizzi sia uno dei 63 progetti di edilizia sanitaria in corso nella provincia barese, un intervento reso ancora più significativo dalla futura aggregazione dei medici di medicina generale all’interno del presidio. Dieci professionisti hanno già aderito, pronti a garantire cure primarie e continuità assistenziale alla popolazione del distretto.

Anche il Servizio di Medicina fetale ha trovato nel “Sarcone” una nuova collocazione strategica. I locali dell’ex terapia intensiva, ristrutturati con 70.000 euro di investimento, ospitano ora spazi dedicati alle gravidanze a rischio, alle patologie fetali e alle gestazioni gemellari monocoriali. Nel biennio 2023-2024 sono state erogate oltre 17.000 prestazioni ambulatoriali, confermando il presidio come punto di riferimento per tutto il territorio.

I numeri confermano l’ampiezza dell’offerta: oltre 250.000 prestazioni sanitarie tra visite, analisi, diagnostica e chirurgia. Solo nel 2024, il poliambulatorio distrettuale ha totalizzato 11.000 prestazioni, la Radiodiagnostica 18.211, la Medicina fetale 8.500, il Day service oculistico quasi 8.000, quello chirurgico 4.800, mentre Riabilitazione Pneumologica, Cardiologica e il Centro di Riabilitazione hanno garantito complessivamente 25.200 interventi.

Il presidio è stato recentemente oggetto anche di interventi infrastrutturali, tra cui la sostituzione completa dell’impianto di illuminazione esterna con luci LED, per migliorare sicurezza ed efficienza energetica, e sono in programma lavori per riorganizzare i percorsi logistici, facilitando il carico-scarico e la mobilità interna.

Il “Sarcone” si conferma così un polo sanitario moderno e integrato, capace di guardare al futuro senza perdere il contatto con le esigenze più concrete della comunità. Una trasformazione che è insieme sfida, investimento e promessa di salute per tutta la Puglia.

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