Cerca

Cerca

Bat

Finti venditori porta-a-porta, vere evasioni fiscali per milioni di euro: ai domiciliari anche un commercialista

Operazione della Guardia di Finanza di Barletta: aggravata la misura per due persone già coinvolte in un'inchiesta da 350 milioni di euro. Continuavano a gestire le società nonostante l’interdizione. Scoperta una nuova frode milionaria

BARLETTA – Nonostante fossero già colpiti da una misura interdittiva e da un maxi sequestro da oltre 350 milioni di euro, avrebbero continuato a gestire le aziende del gruppo eludendo i divieti imposti. È quanto emerso dalla prosecuzione di una complessa inchiesta per reati tributari e societari coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, che ha portato all’aggravamento della misura cautelare per due persone, ora finite agli arresti domiciliari.

L’ordinanza, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Trani, è stata eseguita nelle prime ore di questa mattina dai militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Barletta Andria Trani, impegnati in una nuova fase investigativa che ha fatto luce su nuove condotte illecite poste in essere dagli indagati.

Secondo gli investigatori, nonostante il provvedimento interdittivo, i due avrebbero continuato a esercitare un controllo diretto sulle decisioni operative delle società coinvolte, aggirando l’amministrazione giudiziaria e offrendo consulenze aziendali di fatto incompatibili con le restrizioni imposte.

Grazie a intercettazioni ambientali e telefoniche, oltre che all’analisi dei documenti sequestrati nella fase iniziale dell’inchiesta, è emerso che una delle società per azioni coinvolte avrebbe emesso fatture false per oltre 13,7 milioni di euro, solo nel corso del 2023, di cui oltre 4 milioni relativi a operazioni completamente inesistenti.

Gli amministratori di fatto, inquadrati come venditori porta a porta, avrebbero beneficiato di un regime fiscale agevolato, con aliquote pari al 18% anziché al 43% previsto per i redditi elevati, generando un’ingente evasione mascherata da operazioni lecite.

Nel mirino ancora una volta anche il commercialista della società, già indagato in precedenza e ritenuto dagli inquirenti il principale ideatore del meccanismo fraudolento.

L’operazione conferma il ruolo strategico delle Fiamme Gialle della provincia BAT nel contrasto all’evasione fiscale, e la sinergia investigativa con la Procura di Trani, determinata a colpire i sistemi economici opachi che minano la leale concorrenza tra imprese e l’equità del sistema tributario.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori