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Le Regioni d’Europa: “Senza territori forti non esiste futuro per l’Unione”. Le foto

Politica di Coesione, competitività e transizione green al centro del primo Ufficio Politico CRPM del 2025. Emiliano: “La Puglia pronta a guidare la sfida per un’Europa sostenibile e inclusiva”

BARI – Si è svolto oggi nel capoluogo pugliese il primo Ufficio Politico del 2025 della Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime (CRPM), che ha visto la partecipazione dei vertici regionali di numerosi Paesi europei, riuniti per discutere del futuro delle politiche comunitarie.

Ad accogliere i delegati è stata la Regione Puglia, che ha ospitato l’incontro all’interno di una tre giorni di lavori centrata su Politica di Coesione, competitività territoriale e Clean Industrial Deal. Temi cardine attorno ai quali le Regioni chiedono con forza di essere coinvolte in modo strutturale e diretto.

“Le regioni non possono più essere meri esecutori delle politiche europee. Siamo motori di innovazione, coesione e sostenibilità”, ha dichiarato Filip Reinhag, presidente della CRPM, sottolineando che “senza una forte leadership territoriale, nessun piano industriale verde o bilancio equo potrà realizzarsi”.

Tra i nodi più delicati affrontati durante l’Ufficio Politico, la preoccupazione per una possibile recentralizzazione dei fondi e delle competenze, alla luce delle ipotesi di riforma dei meccanismi di finanziamento dell’UE e del Fondo per la Competitività. Le regioni hanno ribadito la necessità di mantenere un ruolo centrale nei processi decisionali, soprattutto in settori strategici come trasporti, energia, ambiente e politiche marittime.

“Ospitare questo appuntamento è motivo di grande orgoglio”, ha commentato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nel suo intervento istituzionale. “Il Mediterraneo deve tornare al centro dell’agenda europea, e regioni come la nostra, ricche di know-how e con forti radici marittime, sono pronte a guidare la transizione verso modelli di sviluppo sostenibile e inclusivo. Il Patto per il Mediterraneo proposto dalla Commissione rappresenta un’occasione storica”, ha concluso.

Tra i risultati salienti dell’incontro:

  • Un appello condiviso per salvaguardare il principio della territorialità delle politiche europee, garantendo alle regioni un posto stabile nei nuovi assetti di governance;

  • Il sostegno a un Clean Industrial Deal realmente equilibrato, che includa portualità, industria blu e infrastrutture sostenibili;

  • Una richiesta formale alla Commissione Europea affinché i territori più svantaggiati, compresi quelli insulari e periferici, siano tutelati nei futuri negoziati sul bilancio UE.

La CRPM ha infine confermato l’intenzione di rafforzare il dialogo con le istituzioni europee e i governi nazionali, per garantire coesione, competitività e autonomia strategica in tutte le regioni del continente.

Il prossimo vertice è in programma per il 4 luglio 2025 nella Regione Zuid-Holland, nei Paesi Bassi, dove proseguirà il confronto sulla prossima generazione di politiche europee.

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