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Bari
26 Marzo 2025 - 15:39
BARI – Un’icona dell’ingegneria idrica del Mezzogiorno apre le sue porte al pubblico e si trasforma in un nuovo luogo della cultura e della memoria. Da oggi, grazie a una collaborazione tra Acquedotto Pugliese e Museo Civico di Bari, il suggestivo Palazzo dell’Acqua entra ufficialmente a far parte del circuito turistico e culturale cittadino, offrendo visite guidate gratuite ogni sabato e domenica, in due turni mattutini, prenotabili sul portale di AQP.
L’iniziativa mira a valorizzare il patrimonio storico e architettonico della sede dell’Acquedotto Pugliese, simbolo della modernizzazione della Puglia e della battaglia vinta contro la siccità. Un viaggio tra passato, presente e futuro che racconta come la gestione dell’acqua abbia segnato l’evoluzione sociale ed economica della regione.
“Aprire le porte del Palazzo dell’Acqua significa rendere visibile una storia straordinaria”, ha dichiarato Domenico Laforgia, presidente di AQP. “È un luogo che parla di visione, innovazione e comunità. Non si tratta solo di raccontare un’opera del passato, ma di riflettere insieme sul futuro dell’acqua come risorsa strategica e bene comune”.
Situato nel cuore di Bari, il palazzo – progettato dall’architetto Cesare Brunetti e decorato dallo scenografo e artista Duilio Cambellotti – è considerato uno degli esempi più pregiati dello stile Liberty in Italia meridionale. Marmi, vetri artistici, affreschi, sculture e arredi originali si fondono in un racconto visivo che celebra il connubio tra arte, tecnica e funzione pubblica.
“Questa apertura si inserisce nella nostra visione culturale di una città che valorizza i propri spazi simbolici”, ha spiegato il sindaco Vito Leccese. “Il Palazzo dell’Acquedotto è un bene unico, che testimonia l’ingegno e la creatività che hanno reso Bari protagonista di un’impresa epocale: portare l’acqua dove prima non c’era”.
Anche l’assessora alle Culture Paola Romano ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “In questi anni abbiamo lavorato per riaprire e rilanciare numerosi contenitori culturali. Ora aggiungiamo un vero gioiello, che arricchisce l’offerta turistica e approfondisce il legame tra i cittadini e la loro storia”.
La sinergia tra AQP e il Museo Civico va oltre le visite guidate. Come anticipato dal direttore del Museo, Francesco Carofiglio, si punta anche alla digitalizzazione del fondo archivistico dell’Acquedotto, ricco di progetti, fotografie e materiali storici inediti, alcuni dei quali furono esposti già nel 1913 alla “Mostra storica di Bari e Provincia”.
“Questa collaborazione rafforza l’identità culturale della città e favorisce la condivisione del patrimonio”, ha aggiunto Carofiglio. “Mettere in dialogo due istituzioni come il Museo Civico e l’AQP è un passo importante verso una visione integrata della cultura urbana”.
Non è mancato il plauso dell’Agenzia regionale Puglia Promozione, con il direttore Luca Scandale che ha evidenziato come l’acqua rappresenti non solo un bene essenziale, ma anche uno strumento di racconto e promozione del territorio. “Questa nuova apertura arricchisce l’offerta culturale e turistica della città, e rafforza la narrazione di una Puglia attenta alla sostenibilità e alla valorizzazione delle proprie eccellenze”.
Il Palazzo dell’Acquedotto Pugliese si affianca così al Museo Civico di Bari, istituzione storica fondata nel 1919 e situata nel cuore della città vecchia, che custodisce una collezione eterogenea di testimonianze storiche, artistiche e popolari, dal XVI secolo al primo Novecento.
Due luoghi complementari, uniti da un nuovo percorso culturale condiviso, che invita cittadini e visitatori a riscoprire la storia della città attraverso l’acqua, elemento che ha cambiato il destino della Puglia e continua, oggi più che mai, a rappresentare una sfida cruciale per il futuro.
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