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Brindisi

Discariche abusive nelle campagne: rimossi quintali di rifiuti. Le foto

Completato il piano di bonifica in sette contrade di Francavilla Fontana. Amianto, pneumatici e rottami tra i materiali trovati. Il Comune attiva le fototrappole per identificare i responsabili

FRANCAVILLA FONTANA – Cumuli di rifiuti pericolosi, discariche abusive a cielo aperto e una ferita profonda nel cuore delle campagne. L’amministrazione comunale ha portato a termine un importante intervento di bonifica ambientale, che ha interessato sette contrade e alcune aree della zona PIP, da anni teatro di abbandoni indiscriminati di rifiuti.

Il progetto, costato oltre 80 mila euro – di cui 32 finanziati dalla Regione Puglia – ha permesso di rimuovere e smaltire materiali altamente inquinanti, tra cui amianto, inerti, guaine, pneumatici e rottami metallici. Un’operazione urgente e necessaria, che ha messo in luce ancora una volta il peso economico e ambientale della mancanza di rispetto per il territorio.

"Abbiamo speso risorse che avremmo voluto destinare ad altro", ha spiegato il sindaco Antonello Denuzzo, sottolineando come i rifiuti rinvenuti non provengano solo da cittadini negligenti, ma in molti casi da aziende che scelgono l’abbandono illegale per evitare i costi dello smaltimento regolare. Una pratica illecita, aggravata dalla presenza di materiali pericolosi, come l’amianto, e resa ancor più onerosa dall’aumento dei costi di conferimento in discarica dovuto all’innalzamento dell’IVA al 22%.

Le contrade interessate dagli interventi sono Caniglia, Forleo Superiore, Cantagallo, Vacche Montanare, Viscigli, Buontempo, oltre a diverse zone dell’area industriale. Durante le operazioni, gli operatori hanno tentato il più possibile di differenziare i materiali, per ridurre la quantità di rifiuto indifferenziato da destinare allo smaltimento.

Per contrastare ulteriormente il fenomeno, l’amministrazione ha avviato l’installazione di fototrappole nei punti più colpiti. I filmati acquisiti sono attualmente al vaglio della Polizia Locale, che sta procedendo all’identificazione dei responsabili e all’avvio delle sanzioni previste dalla normativa vigente.

"L’abbandono dei rifiuti è un reato ambientale che compromette la qualità della vita e danneggia l’economia locale", ha dichiarato Numa Ammaturo, assessora all’Ambiente. "È nostro dovere intervenire con fermezza, ma anche promuovere la cultura del rispetto e della sostenibilità, a partire dalle giovani generazioni".

Nonostante gli sforzi, l’amministrazione è consapevole che questa non sarà l’ultima bonifica, ma ribadisce la volontà di proseguire con determinazione nella lotta contro chi inquina, difendendo il paesaggio rurale e il diritto dei cittadini a vivere in un territorio pulito e sicuro.

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