Leonardo Grottaglie, il giorno più lungo. E arriva un "coinvestitore"

Lo sciopero, iniziato all'alba. Il corteo e l'arrivo in municipio, dove si tiene il consiglio comunale monotematico.

Oggi, venerdì 21 febbraio, è davvero il giorno più lungo per Leonardo Grottaglie, una delle fabbriche più importanti del Mezzogiorno, ed i suoi oltre mille lavoratori - a cui va sommato l'indotto.

Una giornata che arriva dopo le importanti dichiarazioni di Roberto Cingolani: l'azienda "ha identificato un potenziale coinvestitore" per dare vita al riassetto delle attività di produzione di Aerostrutture con cui sono "in corso trattative serrate". Parole pronunciate dall'amministratore delegato nel corso della presentazione dei conti agli analisti. Cingolani non ha voluto fornire ulteriori dettagli rimandando alla presentazione dell'aggiornamento del piano industriale, il prossimo 11 marzo. La divisione Aerostrutture, colpita dalle difficoltà di Boeing, monocommittente proprio di Grottaglie, ha registrato un ebita negativo per 151 milioni nel 2024, in linea con il 2023. Difficile, ad ogni buon conto, non collegare quanto detto da Cingolani all'annunciata visita di una delegazione araba.

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Intanto Davide Sperti, segretario generale Uilm Taranto, intervenendo nel corso del consiglio comunale ha chiesto alla Leonardo "una trasparenza totalmente diversa rispetto al passato: noi non permetteremo che il comparto Aerostrutture e, in particolare, lo stabilimento di Grottaglie, sia in alcun modo ridimensionato come presidio industriale all’interno del territorio. Le ultime dichiarazioni di ieri, da parte dell’azienda, riferiscono di “trattative serrate”. Per noi, non esiste nessuna trattativa serrata all’oscuro dei lavoratori dello stabilimento. Le lavoratrici e i lavoratori devono essere i protagonisti del loro presente e del loro futuro. Non condividiamo le ultime dichiarazioni dei vertici aziendali".