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La vertenza

Leonardo, proclamato lo sciopero

La decisione alle assemblee dei lavoratori dello stabilimento di Grottaglie

Leonardo

Lavoratori dello stabilimento Leonardo di Grottaglie

Proclamato lo sciopero di otto ore per venerdì 21 febbraio allo stabilimento Leonardo di Grottaglie. Lo hanno deciso le assemblee dei lavoratori Leonardo Aerostrutture, LLS, LGS e Lavoratori dell’indotto Leonardo Grottaglie (Axist, Tecnoplants, IVRA, SVIB), che si sono tenute oggi lunedì 17 febbraio.

«Durante le assemblee - è as critto nel verbale sottoscritto da Rsu Fium, Fiom e Uilm - la RSU ha rappresentato l’ordine del giorno riguardante la situazione dello stabilimento e lo stato della trattativa per il rinnovo del CCNL dei Metalmeccanici.

 Le assemblee si sono aperte discutendo dello stallo del tavolo negoziale, illustrando quanto emerso negli scorsi giorni in cui i Segretari Generali di FIM FIOM UILM hanno incontrato le delegazioni di Federmeccanica ed Assistal riguardo il rinnovo del CCNL. Non è stata avanzata alcuna nuova proposta dalla parte datoriale e pertanto FIM FIOM UILM hanno confermato le iniziative di sciopero con il blocco degli straordinari e delle flessibilità. Mobilitazione che assume ancor più rilevanza all’interno del perimetro Leonardo per il ruolo che la stessa ricopre all’interno della Federmeccanica».

«Nel corso di questi anni - scrivono le organizzazioni sindacali - solo e soltanto attraverso le manifestazioni di protesta, le rivendicazioni di tutti i Lavoratori e tramite importanti accordi sindacali con la Leonardo spa, FIM FIOM UILM sono riuscite nell’intento di salvaguardare non solo il salario ma in modo particolare il bacino occupazionale non solo dei Lavoratori diretti ma anche e soprattutto dei Lavoratori dell’indotto. La RSU ed i lavoratori di Grottaglie, sostengono con forza la necessità di diversificare la produzione dello stabilimento con programmi aeronautici che possano affiancare la produzione del B787. Ad oggi da parte aziendale abbiamo assistito solo e soltanto a flebili dichiarazioni di intenti mai supportate da programmazioni ed investimenti».

«Alle importanti difficoltà produttive - si prosegue - negli ultimi mesi si sono aggiunte le fibrillazioni scaturite dalle dichiarazioni alla stampa e agli investitori, da parte dell’AD Cingolani, riguardanti un ipotetico scorporo della Divisione Aerostrutture dal gruppo Leonardo. Dichiarazioni smentite e tramutate nella volontà di rilancio della divisione con la ricerca di nuovi partner industriali, a seguito di uno sciopero Nazionale di FIM FIOM UILM che ha coinvolto i Lavoratori dell’intera stessa divisione». 

E ancora: «FIM FIOM UILM in previsione della presentazione del Piano industriale di rilancio della Divisione Aerostrutture, ad oggi previsto per l’11 marzo pv, assieme alle Lavoratrici e ai Lavoratori di Grottaglie terranno alta l’attenzione sulla vertenza Leonardo, coinvolgendo le Istituzioni e le comunità del territorio ad unirsi alle manifestazioni di protesta previste, al fine di preservare la permanenza del sito all’interno della Leonardo One Company. La RSU ha informato i Lavoratori circa la Convocazione urgente di un Consiglio Comunale monotematico presso il Comune di Grottaglie, per discutere della vertenza Leonardo alla presenza dei Rappresentanti delle Istituzioni del territorio, Regionali e Nazionali, espressione di ogni forza politica, che si terrà il giorno venerdì 21 febbraio 2025 alle ore 9:30. Per tutti questi motivi, la RSU di FIM FIOM UILM dello Stabilimento Leonardo di Grottaglie e indotto, dichiara per venerdi’ 21 febbraio 8 ore di sciopero su tutti i turni con presidio. La RSU assieme a tutti i Lavoratori presidieranno gli ingressi a partire dalle ore 4:00 del 21 febbraio e successivamente si recheranno in corteo presso l’aula Consiliare del Comune di Grottaglie contestualmente al Consiglio Comunale monotematico previsto. Esortiamo tutti i lavoratori alla massima adesione, alla partecipazione attiva allo sciopero e all’iniziativa, compresi i lavoratori in formazione e in trasferta presso altri siti, evitando il ricorso a smart working ed altri istituti personali». 

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