Cerca

Cerca

teatro

Raoul Bova a Massafra è “Il nuotatore di Auschwitz”

Lo spettacolo racconta la storia di Alfred Nakache, un invito a non dimenticare le atrocità del passato

Raoul Bova

Raoul Bova

Dettagli evento

Il sipario del Teatro comunale di Massafra (via Teatro - provincia di Taranto) il prossimo 6 aprile, alle ore 18:00 (e non alle 20:00 come precedentemente annunciato), si aprirà su un evento teatrale di grande impatto emotivo: “Il nuotatore di Auschwitz”, una produzione Enfi Teatro srl / Il Parioli Teatro, con protagonista Raoul Bova. Lo spettacolo, che sostituisce “Non hanno un amico” con Luca Bizzarri previsto per il 22 marzo, è ispirato alla vera storia di Alfred Nakache, nuotatore ebreo deportato ad Auschwitz e al libro “Uno psicologo nei lager”, di Viktor E. Frankl.

“Il nuotatore di Auschwitz”, con l’adattamento e la regia di Luca De Bei, promette di essere una rappresentazione intensa e commovente che porterà in scena la storia di un uomo capace di trovare la forza di sopravvivere agli orrori del campo di concentramento, mantenendo viva la sua passione per il nuoto.

Biglietti e rimborsi

I biglietti già acquistati rimangono validi per il nuovo spettacolo. Per chi desidera richiedere il rimborso, è possibile farlo seguendo la procedura online sul sito di TicketOne entro il 20 marzo per gli acquisti effettuati online, oppure recandosi direttamente alla biglietteria del Teatro comunale di Massafra entro la stessa data, per gli acquisti effettuati in loco.

Lo spettacolo

Alfred Nakache era un nuotatore francese di origine ebraica, detentore di un record mondiale. Ad Auschwitz era il detenuto numero 172763. Nonostante la prigionia e le inaudite privazioni, non ha mai smesso di allenarsi tuffandosi nell’acqua gelida di un bacino idrico. La sua forza, la sua incrollabile determinazione, gli hanno permesso di attraversare l’orrore del campo e di salvarsi. Tornato poi a gareggiare, ha ottenuto un nuovo record e ha partecipare alle olimpiadi di Londra. Ad Auschwitz è stato internato anche Viktor Frankl, uno psichiatra austriaco che, subito dopo la liberazione, ha scritto un libro sull’esperienza vissuta e su coloro che, proprio come Nakache, sono riusciti a superare quella prova terribile. Lo spettacolo vuole restituire queste due figure straordinarie che comunicano un messaggio di speranza: vivere è certo anche sofferenza, ma cercare un senso a questa sofferenza guardando verso il futuro con uno scopo è il modo per affrontare le sfide più dure. In questo modo è possibile arrivare, infine, a scoprire il senso stesso dell’esistenza.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori