La Procura della Federnuoto verso l'inchiesta sul caso che coinvolge Pilato e Tarantino

Non si ferma il clamore della vicenda che coinvolge le nuotatrici pugliesi Benedetta Pilato, tarantina, e Chiara Tarantino, di Corato.

"La procura federale della Federnuoto, non appena ricomincerà l'attività del procuratore, aprirà un'inchiesta su quanto successo a Singapore con le due tesserate, Benedetta Pilato e Chiara Tarantino, fermate per furto dalla polizia aeroportuale. Dalle ricostruzioni sarebbe stata la Tarantino, a insaputa della Pilato, a nascondere dei profumi nella borsa della compagna di squadra".

A riportarlo è l'agenzia Ansa, che aggiunge: "Sarà dunque la procura Fin ad accertare quanto accaduto e a prendere successivamente tramite il tribunale federale eventuali provvedimenti".

La Gazzetta dello Sport scrive che "il caso delle nuotatrici Benedetta Pilato-Chiara Tarantino, fermate a Singapore per furto di profumi in un duty free dell'aeroporto di Singapore il 14 agosto e poi rilasciate (e rientrare in Italia il 20 agosto) grazie al tempestivo intervento dell'ambasciata italiana e della Farnesina, è deflagrato sui social. E ha coinvolto persino Thomas Ceccon, che ha dovuto cancellare il suo ironico commento sulla cuffia utilizzata dalla Pilato ("Mi hai rubato anche quella"). Così come la tarantina ha dovuto bloccare i commenti al suo post in cui ha ricostruito la vicenda e fatto alcune riflessioni sulla difficile esperienza vissuta".

"Furto all'aeroporto, fermata Benedetta Pilato". La versione della campionessa tarantina

È successo a Singapore, la notizia lanciata dal Corriere della Sera e riportata anche da La Repubblica. Coinvolta un'altra atleta, la coratina Tarantino