"Su Ilva non è nostro compito proporre piani, ma chiedere limiti di produzione tollerabili"

"Va stigmatizzata l’ennesima e divisiva discussione su Ilva in questa città. Continuiamo a ridurre la discussione ad uno scontro tra posizioni dopo avere perso completamente il focus della vicenda. Se siamo tutti d’accordo, l’unica richiesta sensata che questa città possa fare alle istituzioni é identificare una soglia di produzione sicura per i tarantini e nulla più.

Non siamo in grado ne abbiamo titolo per proporre piani al Governo o a qualsiasi imprenditore che non solo dovrebbe sobbarcarsi la gestione dell’impianto, ma pure alle nostre condizioni. É una richiesta irricevibile per chiunque".

Ad intervenire sul tema che tiene banco in queste ore nel panorama politico in città è Francesco Andrea Falcone (Con Taranto).

"L’impianto é sotto sequestro e garantisce la parità dei costi solo a 6 milioni di tonnellate. Questo é" ricorda Falcone. "L’auspicio che viene naturale é che si ritorni a parlare dell’unica cosa che vale per tutti: cittadini e lavoratori. Entro quale soglia di produzione, se esiste e in qualunque forma, i tarantini sono al sicuro. Chiarito questo argomento, che ad oggi resta un mistero, si può spiegare ai lavoratori quanti ne saranno ancora impiegati e ad un eventuale imprenditore interessato, come potrà gestire la produzione".

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