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Taranto

"Piero" e "Checco", il veterano e l'esordiente per una sfida inedita

Il ritratto dei duellanti del ballottaggio. Due gentlemen dalle storie personali e politiche diverse

Bitetti e Tacente

Bitetti e Tacente

Bitetti Pietro, per tutti Piero, 51 anni. Tacente Francesco detto Checco, 42 anni. Eccoli, i duellanti che l'8 e 9 giugno al secondo turno delle elezioni comunali 2025 si contenderanno la fascia tricolore: uno di loro sarà il prossimo sindaco di Taranto.

Il veterano e l'esordiente, Piero e Checco. Istituzionalissimo Bitetti, pure nella foto scattata al seggio, puro british. Senza cravatta Tacente, stile un po' brit pop. Consigliere comunale, provinciale, presidente della Consiglio a Palazzo di Città prima di essere defenestrato tra le polemiche - ma ne è uscito a testa alta; Pietro per tutti Piero è stato quasi tutto, il Veterano che ora si gioca la partita della vita per diventare sindaco, obiettivo per il quale si era già candidato. Francesco detto Checco è l'Esordiente che punta a vincere subito. Avvocato, presidente dimissionario del Ctp, il Consorzio Trasporti Pubblici, si è imposto nello strano derby del centrodestra con il coetaneo Luca Lazzaro, partito in ritardo ma battutosi con valore.

Il ballottaggio sarà un duello tra gentleman: uomini un po' all'antica (ognuno lo veda come un pregio o un difetto) Bitetti e Tacente, legatissimi alle rispettive famiglie, sia quelle d'origine che quelle che hanno scelto di crearsi.

Dopo l'esperienza in Marina Militare sulla portaerei Garibaldi, il primo ha assunto un ruolo manageriale nella nota azienda alimentare di famiglia, vissuto parallelamente alla passione per la politica. Il secondo ha respirato Diritto e Legge sin dalla culla, prima di scendere in campo nella corsa al titolo di primo cittadino.

Bitetti è l'alfiere del centrosinistra, Tacente è l'uomo di "Taranto Vince", coalizione che si autodefinisce civica e cattolica e tiene insieme Matteo Salvini, l'Udc, esponenti della cosiddetta società civile e anche della passata amministrazione comunale. In vista del ballottaggio, Piero guarda alla ricomposizione del Campo Largo con il Movimento 5 stelle, Checco ad una possibile alleanza con il centrodestra "classico" che ha schierato al primo turno Lazzaro. 

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