Pronto soccorso, ancora polemiche

"Firmerò la petizione pubblica lanciata dal Pd di Taranto per il secondo pronto soccorso della città, mantenendo operativo quello dell'ospedale Ss Annunziata. Non solo. La rilancerò promuovendo, come già fatto qualche anno fa insieme ad alcuni comitati, una raccolta di firme tra i cittadini, a supporto della causa, magari con la proposta di fare, di quello che fu del Moscati, un presidio di soccorso per i pazienti oncologici".

Lo dichiara Massimiliano Stellato, consigliere comunale e regionale, presidente del Gruppo Misto, dopo le dichiarazioni del presidente Michele Emiliano sulla necessità di un secondo presidio di pronto soccorso a Taranto dopo l'apertura del nuovo San Cataldo.

"Quello della sanità pubblica - prosegue - è un argomento che merita un confronto serio, all'altezza delle attese del territorio. Su questo tema non possono esserci divisioni, occorre andare oltre gli steccati ideologici Nell'interesse collettivo, per riconoscere i problemi e individuare le soluzioni, serve unità. Penso all'accesso agli ospedali da parte dei cittadini residenti nei quartieri periferici di Taranto o dei comuni della provincia, alla sanità territoriale, alle liste di attesa. Ma anche a come rendere il nostro territorio più attrattivo per i medici e per le loro, legittime, aspirazioni di carriera professionale".

"Secondo Pronto Soccorso? Ecco perchè quello che dice Emiliano non è possibile"

Interviene Liviano, che ricorda anche il precedente dell'ospedale Moscati

Ma a parlare, dal versante del centrodestra, è anche l'on. Dario Iaia di Fratelli d'Italia.

"Il presidente Emiliano, dopo avere chiuso nel 2015 il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Moscati” di Taranto con l’approvazione del Piano Regionale delle Emergenze, si accorge ora che Taranto ha bisogno di un secondo pronto soccorso. Meglio tardi che mai, ci sarebbe da dire", interviene Iaia sul tema.

"Il punto - prosegue il deputato di FdI - è che questa richiesta noi, per il tramite del nostro capogruppo in Regione Renato Perrini, la facciamo da anni, dopo esserci anche opposti, all’epoca, alla chiusura del Pronto Soccorso del Moscati. Mi fa piacere che anche il centro sinistra ed il Pd ora, si siano resi conto del disastro che hanno causato nella sanità (ricordiamo che governano la Puglia da vent’anni). Colpiscono le parole della segretaria tarantina Dem Filippetti che invita il sottoscritto a collaborare e nello stesso tempo, reputa che sia una sconfitta per noi l'apertura del corso di Medicina. Sono frasi infantili e purtroppo gravi, visto che la gestione ventennale del Pd in questa regione anche in tema sanitario ha già avuto pesanti ricadute sui cittadini. Basti guardare le liste d'attesa. Ma, dovendo sempre apparire come i primi della classe, ora non solo hanno chiesto (a chi? A loro stessi?), l’apertura del secondo pronto soccorso, ma hanno rilanciato anche per un terzo - oncologico - per il Moscati, scopiazzando la proposta di Renato Perrini. Siamo alla pura propaganda, anche di basso livello, visto che parliamo della salute dei cittadini".

La questione della sanità pugliese preoccupa il parlamentare.

"Voglio fare loro un invito: si impegnino visto che governano la Puglia e la sanità a garantire a Taranto effettivamente l’apertura di un secondo pronto soccorso, anche alla luce della sproporzione esistente tra numero dei cittadini e numero dei pronto soccorso presenti a Taranto, rispetto alle altre provincie della Puglia. Taranto ha un rapporto di 186.798 abitanti per Pronto Soccorso, mentre Bari 79.053 abitanti per Pronto Soccorso e Lecce di 94.434".

I numeri per Iaia parlano chiaro. "Credo che questi dati, frutto delle politiche sanitarie di Emiliano e del Pd, siano sufficienti per comprendere la gravità della situazione. Infine, la petizione lanciata dal Pd a chi è rivolta? A loro stessi? Davvero particolare come idea".