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Il caso

Melucci, attacco frontale al governo: «Non ci rispetta»

Il sindaco contro l'esecutivo Meloni su Ilva, trasporti e Giochi del Mediterraneo

Il sindaco Rinaldo Melucci

Il sindaco Rinaldo Melucci

«Quanto il Governo rispetti Taranto è un dato che, in questi giorni, possiamo misurare grazie alla cronaca: mentre altre comunità celebrano collegamenti ferroviari diretti, con tanto di placet ministeriale, Taranto deve fare i conti con un isolamento che urla vendetta». Con un post su facebook il sindaco di Taranto e presidente della Provincia, Rinaldo Melucci, attacca frontalmente l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni.

Trasporti, ma anche ex Ilva e Giochi del Mediterraneo: il primo cittadino non risparmia le critiche - anche, e forse soprattutto, al centrodestra locale oltre che a quello nazionale.

 

«I trasporti sono solo una parte del quadro ben più ampio che vede la nostra città stagliarsi in lontananza, rispetto alle attenzioni dei palazzi romani. È singolare, quindi, immaginare che i rappresentanti locali dei partiti che ora guidano l’esecutivo possano, in qualche maniera, sentirsi soddisfatti di quel che sta accadendo. O possano pensare ingenuamente che Taranto non sia un dossier di caratura nazionale, tale da meritare tutte quelle attenzioni negate, e sia invece una faccenda da sbrigare tra di noi».

Aspettando il 2026

Per Melucci, nella doppia veste sindaco-presidente della Provincia, «quanto il Governo rispetti Taranto è una consapevolezza amara, al ritorno da Bruxelles, dove abbiamo mostrato all’Europa i progressi che sta compiendo la nostra comunità sulla strada della transizione giusta, anche attraverso l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo del 2026. Proprio rispetto ai quali, attendiamo ancora che ci vengano trasferiti i 150 milioni di euro che il precedente Governo aveva destinato a Taranto per la realizzazione del masterplan, risorse imprescindibili per garantire che questo evento possa svolgersi secondo le previsioni: un test che confermi la nuova prospettiva della città, anche nell’ampio panorama geopolitico del “mare nostrum”, non certo una semplice manifestazione sportiva».

«Ma questa pare essere solo una nostra preoccupazione» continua «non certo di chi parla per conto del Governo qui, in riva allo Ionio. Non sento voci concitate, da quella parte, rivendicare il rispetto che si deve a una comunità che ha dato tanto, tutto, alla causa dell’Italia intera. Non sento alcuna rimostranza verso un esecutivo che pare aver dimenticato che per Taranto esiste un tavolo per il Contratto Istituzionale di Sviluppo che non si riunisce da mesi, vanificando gli sforzi progettuali che noi abbiamo compiuto in questi anni».

La questione del Siderurgico

L'ex Ilva resta un nodo decisivo. «Non percepisco soprattutto l’espressione di un’idea, che sia una sola, sul futuro dell’ex Ilva. Nonostante il nostro impegno a far partire la macchina dell’accordo di programma con una traccia di lavoro chiara ed efficace, infatti, pare a tutti noi che l’oblio sia l’unico esercizio praticato da un Governo che preferisce rimandare, più che risolvere» scrive ancora Melucci nel suo post social. «È rispetto questo? Sono certo che se lo chiedessimo a ogni tarantino, la risposta sarebbe scontata. Per questo noi che amministriamo con coscienza dobbiamo a ogni tarantino quel rispetto che è negato loro dal Governo e dai suoi rappresentanti locali che, per inseguire l’onda facile del consenso, chiudono gli occhi di fronte a tutto ciò».

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