Cercasi candidato disperatamente

Ci sarà da attendere ancora. Sia nel centrosinistra che nel centrodestra i tempi non sembrano ancora maturi per individuare il candidato sindaco.

Nel pomeriggio di giovedì 6 marzo, è stato dapprima il Pd a mettere intorno ad un tavolo i tre possibili candidati di partito da proporre poi a tutto il tavolo del centrosinistra: Enzo Di Gregorio, Francesca Viggiano, Mattia Giorno. Una lunga riunione alla presenza del segretario regionale Domenico De Santis. Difficile trovare la quadra. In serata sul profilo facebook di Viggiano è stata pubblicata la foto con tutti e tre gli aspiranti candidati abbracciati e sorridenti. Ma al di là dei sorrisi di circostanza a favore di social, la verità è che non c'è ancora una scelta. E stasera, intanto, il tavolo del centrosinistra torna a riunirsi. Sarà quella la sede dove le proposte del Pd dovranno confrontarsi con altre possibili candidature. Su tutte quella di Piero Bitetti (Con). Non trova spazio, invece, la proposta di Gianni Liviano (Demos) di scegliere il candidato attraverso le primarie. Incombe in ogni caso la figura del senatore Mario Turco, ma a questa soluzione si arriverebbe solo in caso di accordo nazionale e regionale tra Pd e Movimento Cinquestelle. Una soluzione che tuttavia non sembra trovare accoglienza particolarmente favorevole a livello locale. Se non si dovesse giungere ad una sintesi, allora si proverebbe a puntare su una figura esterna ai partiti. In questo caso tornerebbe sul tavolo il nome di Michele Conversano, dirigente del Dipartimento di Prevenzione della Asl.

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Riunione intensa anche nel centrodestra, in un clima reso non facile dalle voci insistenti di una possibile intesa con il gruppone dei reduci di Rinaldo Melucci sulla candidatura di Francesco Tacente, presidente del Ctp. Anche questa riunione, riservata ai segretari cittadini di Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega e degli altri partiti della coalizione, si è conclusa in tarda serata. Ci si è confrontati su nomi e profili di possibili candidati e la riunione è terminata con l'impegno di prendersi qualche giorno di tempo per consentire a ciascun partito di compiere una riflessione interna. L'orientamento di quella che possiamo definire la base sembra essere quello di puntare su una figura politica chiaramente riconoscibile nell'area di centrodestra. Non si vuole ripetere, insomma, l'errore del 2022 quando fu candidato l'ex segretario del PD.  In ogni caso, nell'eventualità di una candidatura pescata dalla società civile è tornato il nome di Luca Lazzàro, presidente regionale di Confagricoltura.

Ma se dovesse prevalere l'idea di una candidatura politica, Fratelli d'Italia potrebbe proporre il coordinatore cittadino Gianluca Mongelli, mentre Forza Italia punterebbe senza indugi sul consigliere regionale Massimiliano Di Cuia. Non è detto, però, che l'orientamento del livello cittadino corrisponda ai desiderata di altri livelli. A Roma, insomma, potrebbero pensarla diversamente. E qui la partita si farebbe davvero intricata.

Resta poi da valutare il gruppo di "Io C'entro", che farebbe molto affidamento sulla candidatura di Tacente. Senza intesa con altri schieramenti gli ex melucciani potrebbero tuttavia decidere di correre da soli e poi eventualmente giocarsela al ballottaggio. Diversi tra gli aderenti al contenitore creato da Costanzo Carrieri starebbero comunque cercando in proprio qualche approdo sicuro, tanto a destra quanto a sinistra, nel timore di restare spiazzati da esiti imprevedibili della partita.

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