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Il Siderurgico
20 Agosto 2024 - 18:00
Acciaierie d'Italia
Non solo i trecentoventi milioni di euro dell’ormai famoso prestito ponte, disponibili dopo il disco verde ricevuto dall’Unione Europea. Nelle casse di Acciaierie d’Italia potrebbe arrivare un’altra iniezione di liquidità, soldi freschi di cui l’azienda ora in amministrazione straordinaria ha bisogno per provare a dare attuazione al piano di rilancio annunciato nelle scorse settimane dai commissari. Le indiscrezioni riportate dalla stampa nazionale parlano di ulteriori 250 milioni di euro in arrivo dagli Stati Uniti, per la precisione dalle banche americane Morgan Stanley e Bank of America.
«La gestione commissariale è vicinissima a chiudere con un pool di istituti internazionali un accordo per aprire una nuova linea di credito, come detto, da 250 milioni» scrive Il Messaggero. «L’intesa dovrebbe essere annunciata tra settembre e ottobre. Nei mesi scorsi era circolata la notizia che la richiesta arrivata da Taranto fosse intorno ai 200 milioni. L’ampliamento del prestito - fanno notare gli esperti del settore - dimostrerebbe soprattutto che cresce la fiducia intorno al piano di rilancio lanciato dai tre commissari. A guidare il pool di banche, come detto, ci dovrebbero essere i colossi americani Morgan Stanley e Bank of America. Non è esclusa la presenza di istituti italiani, a quanto pare cauti sul dossier dopo i costosi interventi con le gestioni precedenti di Ilva. Il prestito avrebbe come sottostante la garanzia del magazzino dell’acciaieria».
«In questo modo» evidenzia il quotidiano romano «la gestione commissariale a breve si potrebbe trovare in cassa con i 320 milioni del prestito ponte del governo italiano, i nuovi 200 milioni erogati dalle banche, i 300 milioni dei vecchi fondi fatti rientrare in Italia dalla famiglia Riva e conferiti a Taranto per le bonifiche, senza dimenticare le risorse che si potrebbero attivare con il piano Transizione 5.0 del ministero delle Imprese e del Made in Italy per facilitare la decarbonizzazione».
Riguardo al futuro più a lungo termine dello stabilimento siderurgico, come è noto rappresentanti dei gruppi siderurgici Stelco (canadese, di proprietà degli statunitensi di Cleveland-Cliffs), Metinvest (Ucraina), Vulcan Steel e Steel Mont (indiani) hanno visitato gli impianti, in vista di una possibile acquisizione magari in tandem con un’azienda italiana, Arvedi o Marcegaglia. Il 31 luglio scorso Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha firmato l’autorizzazione alla pubblicazione del bando per manifestare interesse per l’acquisizione dei beni e delle attività aziendali di Ilva in Amministrazione Straordinaria (AS) e Acciaierie d’Italia in AS, nonché delle altre società appartenenti ai rispettivi gruppi. Le manifestazioni di interesse potranno essere inviate entro il 20 settembre 2024.
Intanto a Genova è stato revocato lo sciopero in programma per questi giorni.
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