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L'Iniziativa


Successo per il primo appuntamento dedicato ai 5 sensi

Nella factory Kino di Porta Napoli protagoniste luce e vista in architettura

A Porta Napoli l'appuntamento nella factory Kino

A Porta Napoli l'appuntamento nella factory Kino

Fare luce sulla città e sui suoi talenti mettendoli a sistema: è questo uno dei temi principali emersi lo scorso venerdì nel corso dell’evento targato “Kino” sulla vista e la luce in architettura. Nella factory Kino di Porta Napoli, a Taranto, si è svolto il primo appuntamento di un ciclo che vedrà i cinque sensi (più uno) protagonisti per un approccio multisensoriale nella progettazione architettonica.

Durante la mattinata si è tenuto un workshop dedicato agli studenti delle principali Università del territorio pugliese, ragazze e ragazzi provenienti da percorsi di studi e con competenze differenti, ma con focus su architettura e ingegneria.Un momento di confronto, scambio di idee e condivisione di esempi concreti è stata la miccia per far scaturire nuove progettualità per il territorio.

Il workshop, moderato da Francesco Castellano, CEO di Tondo, ha visto la partecipazione dell’architetto Bernardo D’Ippolito, direttore tecnico Kino, introdotto da quattro approfondimenti sul tema della luce e del lighting design:

tecnologia

con Gianni Signoriello di Bega Illuminazione sul tema “Illuminazione esterna responsabile”;

design

con Massimo Rinaldi di Antrox che presenterà “Un progetto di Light Art in outdoor”;

sostenibilità

con l’entomologo Eustachio Tarasco su “Vista e luce nella comunicazione degli insetti”;

il ruolo emozionale di luci e colori 

con il segretariato regionale per la Puglia del Ministero della Cultura, Maria Piccarreta.

La pausa pranzo è stata nel roof garden di Kino Workshop con il cooking show “Visioni gourmet” con la chef Enza Crucinio e una vista panoramica sul mare e la sua luce.

La sessione pomeridiana di lavori, moderata dalla giornalista Alessandra Macchitella, è stata caratterizzata da speech tematici sull’universo della percezione visiva, dalle sfumature delle luci ai contrasti cromatici, fino alle armonie percettive.

«Kino workshop nasce come studio di architettura nel 2000 - ha spiegato Bernardo D’Ippolito - per poi trasformarsi in una factory nella quale si intersecano specializzazioni e competenze diverse che fanno capo all’architettura e al design. Il nostro spazio multifunzionale nell’area portuale di Porta Napoli a Taranto vuole essere contenitore di energie e di eventi come questo, dove poter far crescere nuove idee. Nel 2005 ci siamo trasferiti a Porta Napoli: quando ho visto per la prima volta la struttura mi sono innamorato di questo luogo fronte mare, una sorta di via Tortona di Milano (dove dal degrado si è passati a un luogo di pregio), ma con il mare».

Salvatore Toma, presidente di Confindustria Taranto, ha dichiarato: «Credo fermamente che l’arte e la creatività, che attraverso l’architettura trovano una loro inequivocabile espressione, siano alla base di molti attuali processi di crescita e di trasformazione di diverse filiere produttive del nostro Made in Italy. Non a caso il nostro design è un marchio di fabbrica riconosciuto in tutto il mondo, e, a proposito di luce, argomento centrale di questo primo evento, il talento e la capacità di diversificare delle nostre aziende è come un faro che continua ad illuminare il percorso del nostro sistema industriale».

Sono seguiti i saluti istituzionali dell’assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Taranto, Désirée Petrosillo, del presidente della Camera di Commercio Brindisi e Taranto, Vincenzo Cesareo e del presidente del Molo Sant’Eligio, Antonio Melpignano.

La sessione pomeridiana è proseguita con il laboratorio esperienziale di Carmela Lovero, fotografa e avventuriera “Eye Fitness, pretesti visionari. S-guardare per ri-scattare attraverso il corpo l’osservazione e le parole. Teoria e pratica per una nuova visione degli spazi intorno a noi”.

A seguire Emilio Casalini, giornalista e conduttore RAI, ha raccontato come “Imparare a riconoscere la bellezza che ci circonda. La luce come strumento per creare narrazione, valore, consapevolezza”. 

La sessione si è conclusa con gli interventi di Gianni Signoriello su “Illuminazione esterna responsabile” e di  Massimo

Rinaldi su “Le lampade a catodo freddo utilizzate da Artisti, Lighting Designer ed Architetti”.

L’evento è stato voluto da Epops, che ne ha curato la comunicazione, con l’organizzazione de LaModeo Project.

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