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Fiusco incompatibile? Istanza per la decadenza

Presentata dal primo dei non eletti di Taranto Crea. Ma non sfuggono alcune coincidenze...

Giuseppe Fiusco

Giuseppe Fiusco

Un altro caso agita la maggioranza del sindaco Rinaldo Melucci. E riguarda ancora una volta il consigliere Giuseppe Fiusco del gruppo “Con”. Nelle scorse settimane Fiusco era balzato al centro delle attenzioni per aver espresso le sue perplessità sulle nuove assunzioni nello staff del sindaco. Una sortita che aveva suscitato la reazione dello stesso Melucci che si era riservato «una valutazione sul comportamento» del consigliere comunale. Una sorta di ammonizione che ha lasciato Fiusco in bilico tra maggioranza ed esclusione per mano del sindaco. Intorno al consigliere il gruppo “Con” aveva comunque fatto quadrato.

Il 3 novembre appena trascorso, sedici mesi dopo le elezioni comunali, contro Fiusco è stata presentata una istanza per verificarne la compatibilità ed eventualmente decretarne la decadenza. A presentarla è stato Cosimo Minzera, primo dei non eletti nella lista Taranto Crea, la stessa nella quale Fiusco era risultato il più suffragato risultando quindi il primo degli eletti. Con la eventuale decadenza di Fiusco in consiglio entrerebbe quindi Minzera.

Ma perché Fiusco sarebbe incompatibile? Secondo quanto riportato nell’istanza firmata da Minzera, il problema risiederebbe nel fatto che Fiusco risulta rappresentante legale della Asd Olimpia, capofila dell’associazione temporanea di imprese che nel 2019 (quindi tre anni prima delle elezioni comunali) si è aggiudicata la concessione per sei anni del chiosco bar della Villa Peripato. Secondo Minzera, a norma del Testo Unico sugli Enti Locali, nella posizione di Fiusco si ravviserebbe una incompatibilità di interessi che comporterebbe la decadenza dal consiglio comunale. Nella istanza, inviata al Gabinetto Sindaco, al Segretario Generale e al presidente del Consiglio Comunale, si chiede anche di verificare l’atto di convalida dell’elezione a consigliere comunale.

Ora tocca a Fiusco presentare le controdeduzioni, ma è evidente che questo caso rischia di aprire un altro fronte di tensioni all’interno della maggioranza. Il contraccolpo, infatti, è soprattutto politico perché non sfugge la coincidenza della presentazione di questa istanza soltanto quasi un anno e mezzo dopo le elezioni e proprio quando Fiusco ha assunto una posizione non allineata sulla vicenda degli staffisti.                                                   

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