Cerca

Cerca

La disputa

Acciaierie d'Italia smentisce l'Asi

Il caso del varco per il trasporto di minerale. Per l'azienda si tratta di misura che riduce emissioni e traffico

Nuovo scontro tra Acciaierie d'Italia e Consorzio Asi. Questa volta l'oggetto del contendere è l'apertura di un varco nel guard-rail in corrispondenza del cancello 94 dello stabilimento siderurgico di Taranto, dal quale passano i camion che trasportano minerale. Si tratta di una circostanza, scrivono all'Asi i dirigenti dello stabilimento Maria Virginia Piccirilli e Vincenzo Dimastromatteo, «a voi evidente e nota da tempo senza che abbiate ritenuto di eccepire alcunché».

Il Consorzio Asi aveva sollecitato l'azienda al ripristino dei luoghi in merito all'apertura di questo varco nel guard rail. Nei giorni scorsi era intervenuta la Polizia su richiesta di alcuni lavoratori che segnalavano la perdita di materiale dagli autoarticolati.

«È di tutta evidenza - scrive Acciaierie d'Italia - che l'apertura di tale accesso risponde positivamente, in primis, all'esigenza da voi stessi rappresentata di tutela dell'ambiente, della pubblica e privata incolumità e della circolazione stradale con riferimento alle attività di sbarco e introduzione delle materie prime nello stabilimento siderurgico di Taranto».

L'azienda sostiene che «le verifiche condotte hanno incontrovertibilmente evidenziato che l'utilizzo del cancello n. 94 dello stabilimento e l'apertura del varco di accesso situato nei pressi della complanare parallela alla strada statale n. 7 consentono di ottimizzare significativamente l'itinerario seguito dai mezzi che trasportano le materie prime dal porto allo stabilimento con una riduzione della distanza coperta dai mezzi del 60% rispetto all'itinerario utilizzato in precedenza (circa 8 km anziché 20 km)»

Per Acciaierie è «evidente ed intuitivo come tale drastica riduzione della distanza chilometrica si traduca in un immediato e concreto beneficio di natura ambientale derivante dalla riduzione delle emissioni di CO2, oltre ad una consistente riduzione del traffico sulla strada statale 7».

«Non possiamo che respingere - conclude la nota - ogni addebito e la relativa richiesta di ripristino dei luoghi in quanto infondati e contraddittori».

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori