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Il personaggio

«Vi racconto il mio scontro con Depardieu»

Rino Barillari si racconta a Buonasera Taranto

Rino Barillari

Rino come stai? «Eh... insomma, ancora un po’ ammaccato. Tre cazzotti bum bum bum...».

Tre cazzotti che allungano il nutrito elenco di “bastonate” che Rino Barillari, “The king of paparazzi”, ha collezionato nel corso degli oltre sessant’anni di carriera vissuti a inseguire le star o attenderle al varco, come è successo mercoledì a Roma, con Gerard Depardieu. Un elenco aperto nel lontano 1963 da Peter O’Toole proprio nella Via Veneto della Dolce Vita. Quella volta Rino ci rimise un orecchio. E i colpi che hanno bussato alla sua nuca l’altro giorno vanno ad arricchire il “medagliere” di Rino, oggi alla soglia degli ottant’anni ma agguerrito e guascone come se fosse ancora un ragazzino. Secondo una statistica approntata per difetto, The King è stato costretto a visitare più di 160 volte il pronto soccorso, per un numero di almeno undici costole rotte. Una volta ha dovuto fare i conti persino con una coltellata. Senza contare le zuffe e le manganellate rimediate durante le manifestazioni di piazza negli anni bollenti. In tutto ciò a rimetterci sono state soprattutto le circa ottanta macchine fotografiche che gli sono state fracassate dai divi - e non solo loro - non proprio felici di essere paparazzati.

Come se la Dolce Vita non fosse mai svanita, Rino è sempre lì, in via Veneto e dintorni, alla ricerca dello scoop. Non sempre però finisce bene, proprio come è accaduto con Depardieu.

È lo stesso Rino - che nel 2018 è stato a Taranto (la foto si riferisce a quella occasione) ospite del circolo fotografico “Il castello” per una memorabile mostra sui suoi racconti fotografici della Dolce Vita -  a raccontare a Buonasera Taranto come sono andate le cose: «Era sciopero dei taxi e sono arrivato in via Veneto a piedi. All’Harry’s Bar di Piero Lepore ho visto Depardieu a tavola con amici e con lui c’era una bellissima ragazza. Ho cominciato a fotografare e lei si è mostrata subito irrequieta, ha inveito contro di me: prima mi ha lanciato del ghiaccio, poi non ti dico le parolacce. A quel punto lui si è alzato e... bum bum bum. Io capisco che ti vedono con una donna, fai notizia, ti incazzi, fai “scandal”, ma le mani addosso no. Oh, noi c’abbiamo l’articolo 21 della Costituzione!». E intanto Rino incassa la solidarietà della Fondazione degli Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica, presieduta dal suo grande amico tarantino, il prefetto Francesco Tagliente.

Erano anni che alle cronache non balzava un episodio del genere, un salto indietro nel tempo... «Eh sì, qua sembra essere tornata la Dolce Vita. In sessant’anni di lavoro sono successe tante cose e tante cose sono cambiate. Ora col telefonino tutti si sentono di poter fare tutto, ma l’importante è fare qualcosa che gli altri non fanno. Se hai una esclusiva in tv ti pagano soldi d’oro, perché nel fare quello che gli altri non fanno c’è più “emozion”».

Come si mette adesso con Depardieu? «Beh..  ‘a guera è guera...».

Unico, inimimatbile, The King.

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