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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"La vita va, senza far rumore" di Nicola Marzella

Poesia del Giorno

Bosco innevato

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di mercoledì 13 marzo 2024, è:

    La vita va, senza far rumore

    di Nicola Marzella di Bitonto (BA)

    .

    Non voglio fare
    il riepilogo della mia vita
    Se il tempo sfugge
    non serve rincorrerlo
    Assesto i pensieri
    raggomitolandoli nella testa
    come fili di seta
    Ho chiesto al cuore
    se è giusto resistere
    oppure lasciare scorrere
    i giorni che mi spettano
    Ascolto i suoi battiti
    quando fuori ogni cosa
    assume il valore che merita
    Intanto
    affondo i miei ultimi passi
    per lasciare chiare
    le mie orme
    I fiocchi di neve
    s'adagiano lievi
    non fanno rumore
    intanto aspetto
    voglio vedere
    quanti fili d'erba
    spuntano sotto quei fiocchi di neve
    Così vorrei
    allontanarmi dalla vita
    senza far rumore
    per lasciare che la vita scorra ancora.

       

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    Recensione

    .

    La poesia offre una riflessione profonda sulla natura del tempo, della vita e della sua trascendenza. Attraverso versi delicati e suggestivi, Nicola Marzella ci invita a considerare il significato dell'esistenza e il modo in cui affrontiamo il fluire degli eventi.


    Il testo si apre con un rifiuto del passato, incarnato dall'intenzione di non fare un riepilogo della propria vita. Questo rifiuto è motivato dalla consapevolezza che il tempo è fugace e non può essere inseguito, invitandoci a vivere nel presente anziché rimuginare sul passato. La metafora dei pensieri raggomitolati nella testa come fili di seta evoca un'immagine di delicatezza e complessità emotiva.


    La domanda posta al cuore - se sia giusto resistere o lasciare che i giorni scorrono - sottolinea un conflitto interiore tra il desiderio di agire e il desiderio di accettare passivamente la vita. Questo conflitto è reso ancora più tangibile dall'ascolto dei battiti cardiaci, che diventano una sorta di bussola morale nel contesto della mutevolezza del mondo esterno.


    L'immagine finale dei fiocchi di neve che si adagiano silenziosamente rappresenta la bellezza e l'effimera natura della vita. Questa immagine contrasta con l'idea di lasciare orme, suggerendo che la vita possa essere vissuta senza lasciare una traccia tangibile. L'aspettativa di vedere i fili d'erba spuntare sotto la neve suggerisce una speranza nel rinnovamento e nella rinascita, anche nella quiete e nell'ombra della nostra esistenza.

    Attraverso una combinazione di immagini delicate e domande, il poeta ci spinge a esplorare il significato più profondo della nostra esistenza e del nostro rapporto con il mondo che ci circonda.

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