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Taranto
30 Dicembre 2025 - 10:56
Il Palazzo di Città di Taranto
TARANTO - La riunione del Consiglio comunale monotematico sull’emergenza rifiuti viene giudicata un passaggio corretto e necessario, alla luce delle criticità che continuano a gravare su ampie zone della città. Tuttavia, secondo Adiconsum, Adoc e Federconsumatori, resta irrisolta una questione centrale: il mancato coinvolgimento delle associazioni dei consumatori, che rappresentano direttamente cittadini e contribuenti.
Le associazioni sottolineano come i tarantini siano da tempo penalizzati da un sistema che registra livelli di raccolta differenziata tra i più bassi d’Italia, a fronte di una Tari tra le più elevate, con disservizi che incidono quotidianamente sulla qualità della vita, soprattutto in alcuni quartieri.
Nel corso dei mesi scorsi, spiegano le associazioni, era arrivata una richiesta di incontro da parte di Kyma Ambiente, firmata dal presidente della società, rivolta alle realtà disponibili a sottoscrivere protocolli per il miglioramento della raccolta differenziata. Nonostante la disponibilità manifestata, ad oggi non è seguita alcuna convocazione.
Parallelamente, in qualità di associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative a livello nazionale e secondo quanto previsto dalle normative vigenti, è stata avanzata una richiesta formale di incontro al sindaco di Taranto per la definizione di una Carta della qualità dei servizi. Uno strumento condiviso che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto individuare percorsi concreti di miglioramento dei servizi pubblici locali, partendo dalle segnalazioni, dai reclami e dalle proposte raccolte quotidianamente dagli sportelli cittadini. Analoga richiesta è stata rivolta anche all’assessore alle Attività produttive, senza ricevere risposte.
La mancata inclusione delle associazioni dei consumatori si è ripetuta anche nel Consiglio comunale monotematico del 29 dicembre, al quale hanno partecipato diverse associazioni di categoria, ma non i soggetti che rappresentano la maggioranza dell’utenza e che sopportano il peso maggiore della tassazione sui rifiuti. Un’assenza che, secondo Adiconsum, Adoc e Federconsumatori, ha privato il dibattito di un contributo utile e costruttivo.
Da qui l’interrogativo rivolto all’Amministrazione comunale, spesso richiamata ai principi della partecipazione e del coinvolgimento dal basso: se vi sia una reale volontà di ascoltare il punto di vista dei cittadini attraverso le loro associazioni rappresentative, oppure se i momenti di confronto restino limitati e non inclusivi.
Le associazioni rinnovano infine l’appello affinché venga garantito il coinvolgimento formale di Adiconsum, Adoc e Federconsumatori, come previsto dalle leggi nazionali e dalle normative regionali e locali, riconoscendo il ruolo che tali organismi svolgono nel miglioramento dei servizi pubblici e nella tutela dei diritti dei cittadini. In attesa di un riscontro ufficiale e di una convocazione, confidano che l’Amministrazione comunale possa colmare quella che viene definita una evidente lacuna nel percorso di confronto e partecipazione democratica.
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