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Bari

Alimentazione e salute, i pugliesi scelgono qualità e origine italiana

Un sondaggio di Coldiretti Puglia evidenzia una crescente attenzione dei consumatori verso cibo sano, tracciabile e sostenibile. La provenienza degli alimenti guida le scelte d’acquisto, mentre il prezzo passa in secondo piano

Agroalimentare

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BARI - La consapevolezza alimentare cresce tra i consumatori pugliesi, che sempre più spesso considerano ciò che portano in tavola come una scelta di responsabilità verso la propria salute, l’ambiente e il territorio. È quanto emerge da un sondaggio pubblicato sul portale puglia.coldiretti.it, realizzato nell’ambito dell’iniziativa Campagna Amica per la Salute, promossa da Coldiretti.

L’indagine si inserisce in un contesto segnato dall’aumento dei costi della spesa e dagli effetti dei cambiamenti climatici, ma evidenzia come le priorità dei cittadini stiano cambiando. L’iniziativa nazionale ha preso avvio con un evento simbolico e innovativo, il primo mercato contadino all’interno del Policlinico Gemelli di Roma, allestito nel piazzale antistante l’ingresso principale della struttura. Un’esperienza inedita che ha portato cibo locale, sano e tracciabile in uno dei luoghi simbolo della cura.

Il progetto rappresenta un tassello concreto del percorso condiviso tra Coldiretti, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Fondazione Aletheia, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra alimentazione, prevenzione e salute, alla luce delle numerose evidenze scientifiche che riconoscono nelle scelte alimentari uno dei principali fattori di prevenzione delle patologie croniche più diffuse.

Dai dati raccolti emerge che per il 56% dei pugliesi l’elemento decisivo negli acquisti è la provenienza e l’origine italiana degli alimenti, a conferma del valore attribuito al Made in Italy come sinonimo di sicurezza, qualità e trasparenza. Al secondo posto, con il 20,3%, si colloca la qualità nutrizionale e salutare, segnale di una crescente attenzione al rapporto tra dieta e benessere.

Il prezzo, pur in un periodo di forte pressione sul potere d’acquisto, non rappresenta più il criterio principale per la maggioranza dei consumatori. Solo il 9,74% degli intervistati indica il costo più basso come priorità, dimostrando una disponibilità a privilegiare prodotti che offrano maggiori garanzie sotto il profilo della salute e dell’origine.

Significativa anche la sensibilità verso i temi ambientali. Il 12% degli intervistati dichiara di orientare le proprie scelte in base alla sostenibilità e all’impatto ambientale, mentre resta marginale l’attenzione alla praticità e alla rapidità di preparazione dei cibi, indicata solo dal 2,60%. Un dato che conferma una preferenza netta per la qualità rispetto alla comodità.

Secondo Coldiretti Puglia, questi risultati confermano come la filiera corta, i mercati contadini e i prodotti agricoli italiani rappresentino oggi non solo un supporto al reddito degli agricoltori e alla tutela dell’ambiente, ma anche uno strumento concreto di protezione della salute pubblica. Un messaggio che trova piena coerenza nella Campagna Amica per la Salute, capace di avvicinare il mondo agricolo ai luoghi della cura e di rafforzare il rapporto diretto tra chi produce il cibo e chi lo consuma, nel segno della prevenzione e della qualità.

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