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Bisceglie

Appalto unico per l'Igiene urbana da 500milioni, un Consiglio comunale prima della firma dei sindaci

Il consigliere di opposizione Francesco Spina interviene sull’appalto dell’Aro e sollecita un confronto pubblico sulle scelte che incideranno per 7 anni sulla qualità della vita e sul futuro della città

Bidoni per la raccolta differenziata

Bidoni per la raccolta differenziata

BISCEGLIE - Sul nuovo appalto unico per il servizio di igiene urbana destinato ai Comuni di Bisceglie, Andria, Canosa, Spinazzola e Minervino interviene il consigliere comunale di opposizione Francesco Spina, che richiama l’attenzione sul metodo e sui contenuti delle decisioni in fase di definizione. L’appalto, della durata di 7 anni e del valore complessivo di circa 500 milioni di euro, sarà approvato dai sindaci dei Comuni coinvolti nell’ARO, senza il passaggio nei rispettivi consigli comunali.

Una scelta che Spina contesta sul piano politico e istituzionale. Il consigliere riferisce di aver chiesto all’amministrazione comunale di Bisceglie di coinvolgere comunque il Consiglio comunale, prima della stesura del nuovo progetto valido per l’intero ambito di raccolta ottimale. Secondo l’esponente dell’opposizione, le criticità emerse negli ultimi anni rendono indispensabile una revisione profonda del sistema.

Nel suo intervento, Spina richiama l’esperienza negativa dei mastelli, la gestione delle isole ecologiche, ancora oggi sottoposte a sequestro penale, e quello che definisce il fallimento complessivo del comparto dell’igiene urbana negli anni recenti. Elementi che, a suo avviso, impongono una riprogettazione completa della raccolta differenziata e dell’intero servizio.

Da qui la richiesta di un Consiglio comunale aperto e trasparente, capace di fornire indirizzi chiari ai tecnici incaricati della redazione del progetto. Un passaggio ritenuto fondamentale perché, sottolinea Spina, le scelte che verranno assunte incideranno direttamente sulla salute dei cittadini, sulla qualità della vita dell’intero territorio e anche sulle prospettive di sviluppo turistico della città.

Il consigliere avverte infine sui rischi legati a decisioni affrettate. Sbagliare la gara che regolerà il servizio per i prossimi 7 anni, afferma, avrebbe conseguenze pesanti e difficilmente rimediabili. Escludere il Consiglio comunale da un confronto unitario sulla strategia da adottare rappresenterebbe, secondo Spina, un segnale negativo non solo sotto il profilo democratico, ma anche in termini di trasparenza nella gestione dell’appalto e delle risorse pubbliche.

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