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Taranto

Dissalatore sul Tara, parte la raccolta fondi per il ricorso al Tar

Avviata una mobilitazione civica per sostenere le spese legali contro l’autorizzazione regionale dell’impianto. L’obiettivo è ottenere l’annullamento del provvedimento che ha dato il via libera all’opera

Il fiume Tara (foto d'archivio)

Il fiume Tara (foto d'archivio)

TARANTO - È partita la raccolta fondi volontaria destinata a sostenere i costi legali del ricorso amministrativo contro il dissalatore previsto sul fiume Tara. L’azione legale sarà presentata al Tribunale Amministrativo Regionale e punta all’annullamento del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale, l’atto che ha autorizzato la realizzazione dell’impianto. Lo rende noto la Rete civica "Difesa del fiume Tara".

Attraverso il ricorso verranno messi in discussione alcuni passaggi procedurali che hanno condotto al rilascio dell’autorizzazione definitiva, con l’obiettivo dichiarato di bloccare un intervento che, secondo i promotori dell’iniziativa, non ha mai trovato consenso nella comunità locale. Viene infatti sottolineata l’assenza di un confronto effettivo tra istituzioni, enti competenti e cittadini, nonostante le reiterate richieste avanzate dal territorio.

La posizione espressa nel tempo dalla comunità del Tara è stata quella di tutelare il fiume come bene ambientale, culturale e sociale, considerato un elemento identitario del territorio. In mancanza di una presa di posizione da parte della politica e delle amministrazioni locali, la difesa dell’area viene affidata ancora una volta all’iniziativa della cittadinanza attiva, mentre, secondo i promotori, le scelte istituzionali avrebbero privilegiato interessi ristretti.

Da qui la decisione di avviare una raccolta fondi collettiva, aperta a chiunque voglia contribuire, per sostenere un percorso giudiziario definito complesso e oneroso ma ritenuto indispensabile. Le somme raccolte confluiranno nel fondo cassa della rete civica Difesa fiume Tara e saranno utilizzate esclusivamente per coprire le spese legali, con l’impegno a garantire una rendicontazione pubblica e trasparente.

Il ricorso sarà presentato insieme al Gruppo di Intervento Giuridico. Le associazioni interessate potranno aderire e sottoscrivere l’azione legale contattando la rete civica all’indirizzo email difesafiumetara@gmail.com per ricevere informazioni dettagliate sulle modalità di partecipazione.

La via giudiziaria, precisano i promotori, non rappresenta la conclusione della mobilitazione, ma solo una tappa di un percorso più ampio di opposizione al progetto. Nei prossimi giorni sarà diffuso il calendario delle iniziative pubbliche e delle azioni di protesta, che culmineranno in un nuovo corteo previsto tra le aree di cantiere del dissalatore.

Per sostenere la raccolta fondi è possibile contribuire attraverso una piattaforma di crowdfunding oppure mediante donazione bancaria, indicando come causale il sostegno al ricorso contro il PAUR del dissalatore.

Informazioni per sostenere la raccolta fondi

altre info sulle pagine social: 'difesafiumetara'
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