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Il fatto
04 Dicembre 2025 - 12:42
Nubifragi in Puglia
TARANTO – Un quadro definito da Coldiretti Puglia come un vero e proprio “bollettino di guerra” quello registrato nelle ultime ore nelle campagne pugliesi, travolte da nubifragi e trombe d’aria che hanno colpito l’intera regione, con effetti particolarmente pesanti nelle province di Brindisi e Taranto. Le verifiche dei tecnici, in corso soprattutto nelle aree di Manduria, Castellaneta e al confine con il Leccese, descrivono una situazione critica: alberi sradicati, smottamenti, crolli di muretti a secco, frutti strappati dalle piante e giovani colture trascinate via dall’acqua.

Secondo Coldiretti, il fenomeno è stato aggravato dalla mancata pulizia dei canali dei Consorzi di Bonifica, che ha favorito l’allagamento dei terreni agricoli. L’organizzazione ribadisce che la gestione di fossi, canali, dighe e impianti irrigui è un’attività indispensabile, che deve essere garantita in modo continuativo con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Nel 2025 la Puglia ha già registrato 65 eventi climatici estremi, in una regione in cui 9 comuni su 10 (pari all’89%) risultano esposti al rischio idrogeologico. A pesare è anche il combinato di cambiamento climatico, cementificazione e abbandono delle aree rurali. Negli ultimi 50 anni è scomparso quasi 1 terreno agricolo su 3 (-30%) e la superficie agricola utilizzabile in Italia è scesa a 12,8 milioni di ettari.
In Puglia risultano consumati 160mila ettari: 28.149 a Foggia, 37.275 a Bari, 39.739 a Lecce, 11.105 nella BAT, 19.989 a Brindisi e 23.747 a Taranto. Per Coldiretti si tratta di un impoverimento diretto della fertilità dei suoli, divenuti impermeabili a causa della cementificazione crescente. Per questa ragione l’organizzazione insiste sulla necessità di proteggere il patrimonio agricolo, riconoscendone il valore sociale, culturale ed economico.
Gli eventi meteo estremi, inoltre, mettono a rischio 139 specie vegetali e 9 specie animali considerate a rischio estinzione in Puglia, oltre a 245mila ettari di aree naturali protette. Di queste, il 75,8% ricade nei parchi nazionali del Gargano e dell’Alta Murgia, mentre l’8,3% riguarda aree naturali e riserve marine.
Coldiretti sollecita l’approvazione della legge sul consumo di suolo, attesa da quasi dieci anni, ritenuta essenziale per garantire nuove tutele al territorio nazionale. La stessa organizzazione ribadisce la necessità di investire in manutenzione, risparmio idrico e infrastrutture per la gestione dell’acqua: potenziamento degli invasi, creazione di bacini per la raccolta delle piogge e sistemi di recupero e riciclo, interventi considerati fondamentali per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e sostenere la produttività agricola.
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