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Taranto

“Miti di Mare”: due avvisi pubblici per unire cultura, identità e inclusione sociale

Il Comune lancia un progetto che valorizza la mitilicoltura come patrimonio culturale e leva di sviluppo, coinvolgendo scuole, famiglie e operatori del settore

Una veduta del Mar Piccolo

Una veduta del Mar Piccolo

TARANTO - Rilanciare la cultura del mare e delle cozze tarantine trasformandola in un motore di crescita sociale, educativa e turistica. È questa la sfida del progetto “Miti di Mare”, promosso dal Comune di Taranto attraverso la Direzione Sviluppo Economico e Imprese, che ha pubblicato due nuovi avvisi pubblici per dare avvio a una fase operativa destinata a coinvolgere l’intera comunità cittadina.

Il primo avviso è rivolto agli Enti del Terzo Settore (ETS) e punta a selezionare i soggetti che, tramite una co-progettazione ai sensi dell’articolo 55 del Codice del Terzo Settore, collaboreranno con l’amministrazione comunale per realizzare le attività previste dal programma.

Il secondo bando, invece, è destinato agli operatori della mitilicoltura, chiamati a partecipare come partner esperti, custodi di un sapere antico che rappresenta da sempre una delle anime più autentiche del territorio ionico.

Il progetto “Miti di Mare” è inserito nel Piano di interventi per il sostegno assistenziale e sociale alle famiglie disagiate del Comune di Taranto, previsto dall’articolo 1, comma 8.5 del Decreto Legge 191 del 4 dicembre 2015 (CUP E59J21008980005 – Scheda di intervento 5j “Taranto vs Covid-19”).

L’obiettivo dichiarato è quello di creare un ecosistema educativo e partecipativo capace di unire formazione, cultura e inclusione, mettendo al centro la “cozza” del Mar Piccolo, simbolo della storia e dell’identità tarantina. Attraverso percorsi esperienziali, il progetto intende trasmettere alle nuove generazioni il valore sociale e culturale della mitilicoltura, promuovendo al contempo il dialogo tra tradizione e innovazione.

Il programma prevede laboratori didattici e formativi per bambini, studenti e adulti, dedicati alla filiera produttiva, alle professioni legate al mare e alla sostenibilità ambientale. Sono in calendario anche incontri con mitilicoltori e chef del territorio, pensati per valorizzare il prodotto locale e favorire la crescita del turismo enogastronomico.

Spazio inoltre a workshop tematici e momenti di approfondimento dedicati alla storia della mitilicoltura tarantina, alla blue economy e alle opportunità offerte dalla transizione ecologica, in linea con le strategie del PN Just Transition Fund 2021-2027 – PT Taranto, che mira alla riconversione sostenibile dei territori a vocazione industriale.

Con “Miti di Mare”, Taranto sceglie di riscoprire le proprie radici per guardare al futuro, costruendo un modello di sviluppo fondato sulla conoscenza, sulla partecipazione e sull’inclusione. Un percorso che vuole restituire alla città l’orgoglio della propria storia marina, trasformando la mitilicoltura in un simbolo di rinascita economica e culturale.

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