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Il fatto

L’ex caserma dei vigili del fuoco, simbolo dimenticato di Taranto soffocata dall’incuria

Tra le sterpaglie e i muri consumati dal tempo, in viale Jonio, resiste un pezzo di storia abbandonata. L’ex struttura della Marina Militare, oggi preda del degrado, potrebbe rinascere come spazio culturale

L'immobile in  viale Jonio - foto di Carmine La Fratta

L'immobile in viale Jonio - foto di Carmine La Fratta

TARANTO – In viale Jonio, all’angolo con via Lago di Carezza, il traffico scorre veloce accanto a un luogo che sembra sussurrare la propria solitudine. È l’ex caserma dei vigili del fuoco, un edificio fino a poco tempo fa proprietà della Marina Militare e che ora è stata rilevata da un privato e che da tempo versa in condizioni di totale abbandono.

Le immagini del fotografo Carmine La Fratta raccontano ciò che le parole faticano a restituire: un paesaggio di erbacce, arbusti incolti e muri scrostati, dove il tempo ha lasciato segni profondi e la natura, non curata, è diventata minaccia.

Il sito, che si affaccia su una delle arterie più trafficate della città, è oggi uno spettacolo di degrado urbano. Dove un tempo regnavano l’ordine e la prontezza del soccorso, ora si estende un vuoto di trascuratezza e rischio ambientale. Le erbacce alte e secche rappresentano un potenziale pericolo d’incendio, mentre l’intera area, ormai dimenticata, sembra chiedere una seconda occasione.

Eppure, dietro le crepe dei muri e il silenzio delle finestre chiuse, si intravede ancora una possibilità. Compatibilmente con l'interesse del privato che l'ha rilevata, l’ex caserma sarebbe potuta essere recuperata, trasformata in uno spazio culturale, un punto informativo turistico, un presidio di memoria e di vita. Sarebbero bastate volontà e visione per restituire dignità a un luogo che appartiene alla città, non soltanto alla sua storia. Ora si confida sulla volontà dell'acquirente per riportare presto in condizioni ottimali quell'area.

In un territorio che lotta da anni contro le ferite dell’inquinamento e dell’abbandono, ogni edificio dimenticato diventa un simbolo, una domanda aperta sul futuro di Taranto e sulla capacità collettiva di rigenerare ciò che si è smesso di guardare.

Oggi, mentre le auto passano indifferenti lungo viale Jonio, quell’angolo di città continua a sopravvivere nel silenzio, testimone muto di un degrado che non dovrebbe essere la normalità. Forse basterebbe poco: uno sguardo, un progetto, un gesto di cura. Perché dietro l’incuria c’è ancora una città che chiede di essere salvata.

L'immobile in viale Jonio - foto di Carmine La Fratta

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