Una tragedia da evitare nel Golfo di Taranto: è l'operazione It-Smerex 2025

Dal 22 al 26 settembre 2025, nelle acque del Golfo di Taranto, la Marina Militare condurrà l’esercitazione internazionale di ricerca, soccorso e fuoriuscita da sommergibile sinistrato, denominata IT-SMEREX 2025 (Italian Submarine Escape and Rescue Exercise 2025).

L’attività ha l’obiettivo di testare la catena di allarme nazionale e internazionale, verificare l’efficacia delle procedure pianificate e consolidare l’interoperabilità tra assetti di soccorso subacqueo nazionali e alleati. Lo scenario addestrativo prevede un sottomarino posato sul fondo a causa di un’avaria, con l’attivazione della complessa macchina del soccorso.

Protagonista dell’esercitazione sarà il sommergibile Salvatore Todaro, impiegato come “unità sinistrata”. In qualità di soccorritori parteciperanno la fregata Carabiniere, il cacciamine Viareggio, l’unità greca HS AIAS, l’Unità di Salvataggio e Soccorso turca TCG Alemdar, lo staff del Comando Sommergibili, il Nucleo di pronto intervento aviolanciato SPAG (Submarine Parachute Assistance Group) del Gruppo Operativo Subacquei (GOS), costituito da palombari e assistenti sanitari del COMSUBIN e il DISSUB Support Group (DSG) della Royal Navy.

A conferma della centralità che la Marina Militare riveste a livello internazionale nel settore del soccorso a sottomarini, l’edizione 2025 vedrà la presenza di ufficiali osservatori di numerose marine estere, tra cui Argentina, Bulgaria, Egitto, Grecia, Indonesia, Malesia, Marocco, Oman, Paesi Bassi, Pakistan, Perù, Polonia, Portogallo, Qatar e Stati Uniti. Una partecipazione ampia, che testimonia la crescente attenzione della comunità internazionale verso la sicurezza dei sottomarini e delle loro dotazioni.

In 239 pronti a gridare "Lo giuro!"

Il Giuramento dei frequentatori del Corso Volontari in Ferma Iniziale appartenenti al 1° Incorporamento anno 2025

Brigata San Marco, cambio di comando per il "Leone Alato"

L'importante cerimonia è in programma il 12 settembre nella caserma Carlotto di Brindisi