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Manduria

Attesa per l’autopsia sul 62enne morto al Giannuzzi

Il corpo presentava segni di percosse: le indagini puntano a chiarire se un’aggressione abbia aggravato le condizioni già compromesse da una grave polmonite

ospedale giannuzzi

L’ospedale Giannuzzi di Manduria

MANDURIA - È stata eseguita l’autopsia sul corpo di Luciano Limongelli, il 62enne originario di Napoli morto nei giorni scorsi all’ospedale Giannuzzi di Manduria. L’esame è stato affidato alla dottoressa Sara Sablone, nominata dalla pm Vittoria Petronella, ma per il deposito della relazione sarà necessario attendere circa 90 giorni, il tempo indispensabile per completare gli accertamenti biologici.

Sul cadavere sono stati riscontrati traumi al torace, al naso e un livido sotto l’occhio sinistro, elementi che, secondo gli inquirenti, potrebbero essere compatibili con un’aggressione fisica. Resta da accertare se queste lesioni abbiano contribuito a peggiorare un quadro clinico già gravemente compromesso da una polmonite che lo affliggeva da tempo.

Il 62enne viveva da senzatetto e aveva problemi legati all’alcol. Secondo la ricostruzione degli investigatori, sabato scorso sarebbe stato picchiato da un minorenne intervenuto per difendere la fidanzata e alcune amiche, che sarebbero state vittime di comportamenti osceni da parte dell’uomo.

La scena sarebbe stata immortalata dalle telecamere di sorveglianza della zona. I filmati sono attualmente al vaglio dei carabinieri, che stanno ricostruendo le ultime ore di vita di Limongelli per chiarire se l’aggressione abbia avuto un ruolo determinante nel decesso.

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