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Taranto

Ex Ilva, il senatore Turco chiede chiarimenti sulle garanzie finanziarie

Il vicepresidente del Movimento 5 Stelle sollecita il governo a riferire in Parlamento: «In gioco ci sono salute e futuro ambientale di Taranto»

Sen. Mario Turco

Sen. Mario Turco

Taranto - Nuova iniziativa parlamentare sul fronte ambientale legato all’ex Ilva. Il senatore Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 Stelle e coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa, ha depositato il 10 settembre a Palazzo Madama una interrogazione a risposta orale indirizzata al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Al centro del quesito parlamentare ci sono le garanzie finanziarie previste dalla nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), ritenute indispensabili per assicurare la copertura degli obblighi di ripristino dei siti contaminati, delle bonifiche e delle misure di tutela sanitaria. Secondo Turco, tali strumenti rappresentano «condizioni imprescindibili di trasparenza e responsabilità verso i cittadini di Taranto e l’intera collettività».

Il senatore ha ricordato come lo stesso Ministero abbia di recente diffidato i commissari straordinari per la mancata validità di alcune garanzie relative alla tutela ambientale e sanitaria e alla gestione della discarica di Cava Mater Gratiae, risultate scadute e quindi non più operative.

Nell’interrogazione Turco ha chiesto al ministro Gilberto Pichetto Fratin di chiarire quale sia l’ammontare complessivo delle garanzie richieste al gestore nell’ambito del rinnovo dell’AIA, approvato con decreto direttoriale n. 436 del 2025. L’esponente pentastellato vuole inoltre conoscere gli strumenti finanziari scelti, come fideiussioni, polizze o fondi vincolati, e verificare se tali garanzie siano state effettivamente presentate, accettate e rese operative, con quali tempistiche e se risultino adeguate e proporzionate alla complessità e al rischio ambientale del sito siderurgico e delle discariche connesse.

Turco ha domandato anche quali iniziative il Ministero intenda adottare per assicurare la copertura economica degli obblighi ambientali e sanitari nel caso in cui le attività produttive vengano cessate o si verifichi l’insolvenza del gestore.

Il senatore ha ricordato che il decreto ministeriale del 26 maggio 2016 n. 141 stabilisce i criteri per calcolare l’importo delle garanzie previste dal comma 9-septies dell’articolo 29-sexies del decreto legislativo 152 del 2006. La norma impone che le garanzie siano fornite entro 12 mesi dal rilascio dell’AIA, proprio per assicurare la messa in sicurezza e il ripristino dei siti contaminati.

«A Taranto – ha dichiarato Turco – il tempo delle attese è terminato. Il Governo Meloni e il Ministro Fratin devono garantire coperture certe, proporzionate e trasparenti. In gioco non c’è solo il futuro ambientale, ma il diritto alla vita e alla salute di un’intera comunità».

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