«Da Genova sì al forno elettrico», la soddisfazione di Urso

«Genova ha espresso, in modo unitario, il proprio sì alla possibilità di realizzare un forno elettrico qualora se ne presentino le condizioni. Sono particolarmente soddisfatto di aver riscontrato nel Comune di Genova e nella Regione Liguria, così come nelle organizzazioni sindacali e d'impresa del territorio ligure, un ampio e condiviso consenso per il rilancio della siderurgia nello stabilimento ex Ilva di Cornigliano. L'assunzione di responsabilità corale emersa oggi rappresenta la strada giusta per restituire prospettiva alla siderurgia, settore strategico per il nostro Paese che appartiene alla storia di questa Città».

Non nasconde la propria soddisfazione il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ha incassato l'ok al suo piano per il rilancio del settore. Il titolare del Mimit ha parlato su X, il social network "erede" di Twitter. Dopo il disco verde in Liguria, per Urso resta il nodo-Taranto, elemento più importante del puzzle d'acciaio: in Puglia i forni elettrici dovrebbero essere tre, alimentati con il cosiddetto preridotto per il quale si realizzeranno gli impianti di Dri d’Italia, società di Invitalia. «Se Taranto non consentirà l’approdo temporaneo di una nave rigassificatrice, è probabile che anche il Dri debba essere collocato altrove» ha spiegato nei giorni scorsi il ministro. L'eventuale sito alternativo dovrebbe essere Gioia Tauro, in Calabria.

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