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Bari

Un mese di porta a porta per le utenze non domestiche: differenziata al 92% e strade più pulite

L’assessora Elda Perlino: “Il nuovo sistema funziona, meno cassonetti pieni e risparmio per la collettività”

Cassonetti dei rifiuti a Bari

Cassonetti dei rifiuti a Bari

BARI - Dopo il primo mese di avvio del nuovo sistema di raccolta porta a porta per le utenze non domestiche, il Comune di Bari fa il punto con un report che mostra dati incoraggianti. Tra corso Vittorio Emanuele e il quartiere Umbertino, dal 1° al 31 agosto sono state raccolte quasi 120 tonnellate di rifiuti, suddivise in modo significativo tra le varie frazioni.

Il bilancio parla di 56.180 chili di organico, 39.180 chili di vetro, 12.660 chili di plastica, 1.900 chili di carta e 9.310 chili di indifferenziato, per un totale di 119.230 chili. Il dato più rilevante è la quota di differenziata, che ha raggiunto il 92,2%, mentre la parte non riciclabile si è fermata al 7,8%.

“Il primo mese di sperimentazione conferma che la direzione intrapresa è quella corretta – ha commentato l’assessora al Clima, all’Ambiente e alla Transizione ecologica, Elda Perlino –. L’organico da solo rappresenta metà dei rifiuti raccolti e si tratta di una quantità giornaliera che supera quella raccolta con modalità stradale in interi quartieri come Murat, Madonnella e Japigia. Con il porta a porta riusciamo a fare meglio persino rispetto a quanto raccogliamo di organico dai negozi di ortofrutta e fiori in tutto il resto della città”.

L’introduzione del nuovo servizio, sottolinea l’amministrazione, non ha soltanto migliorato le percentuali di raccolta, ma ha portato vantaggi concreti anche sul fronte del decoro urbano. Nel solo mese di agosto, infatti, si stima che siano state risparmiate 80 campane del vetro e circa 300 cassonetti stradali, liberando spazi e riducendo l’impatto ambientale.

Perlino evidenzia anche l’aspetto educativo: “Nelle aree dove il porta a porta non è ancora attivo, i cassonetti stradali sono spesso inquinati da conferimenti scorretti. Questo significa perdere risorse economiche che i consorzi riconoscono quando la differenziata è fatta bene e, allo stesso tempo, dover pagare costi aggiuntivi per lo smaltimento in discarica. Con il porta a porta, invece, riduciamo sprechi e miglioriamo la qualità del riciclo”.

Il report segnala inoltre una crescita costante delle adesioni: tutte le utenze della zona interessata hanno ormai ritirato i kit necessari per il conferimento, segno che, nonostante qualche resistenza iniziale, la nuova modalità si sta consolidando come pratica quotidiana.

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