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Taranto

Con un rene solo e invalido al 90 per cento, “Costretto a pagare per una visita urgente”

La denuncia dei Repubblicani Europei: il caso di un paziente che ha dovuto ricorrere all’intramoenia per una prestazione nefrologica, nonostante il reddito basso

Una sala operatoria

Una sala operatoria - archivio

TARANTO - Un nuovo caso legato alle difficoltà di accesso alla sanità pubblica viene sollevato dal Movimento dei Repubblicani Europei di Taranto, che ha raccolto la segnalazione di un cittadino con un reddito ISEE annuo di 7.500 euro e un’invalidità riconosciuta al 90% per patologia renale.

Secondo quanto riportato, l’uomo, che vive con un solo rene funzionante, avrebbe avuto la necessità di effettuare in tempi rapidi una visita specialistica di nefrologia. I tempi di attesa nel sistema pubblico, tuttavia, avrebbero comportato mesi di rinvio, con il rischio di compromettere seriamente la sua salute. Per questo motivo, il paziente si è visto costretto a ricorrere al regime intramoenia presso una struttura ospedaliera pubblica, pagando 105 euro per la prestazione.

Il movimento evidenzia come questo episodio rappresenti un esempio concreto delle criticità che colpiscono migliaia di persone in Italia, al punto che, secondo le stime diffuse, sarebbero circa 5 milioni i cittadini che rinunciano alle cure a causa delle barriere economiche e delle lunghe liste di attesa.

I Repubblicani Europei parlano apertamente di ingiustizia sociale, sottolineando come le condizioni di fragilità economica e sanitaria non trovino una risposta adeguata nel sistema pubblico, spingendo molti pazienti a dover scegliere tra l’esborso economico e la rinuncia alle cure.

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