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Carosino

Il luogo dove il vino sgorga dalla fontana: al via la 59^ Sagra del Vino

La cittadina jonica celebra la sua storica festa: degustazioni, musica, mostre e il concerto finale di Paolo Belli per un evento che unisce memoria, gusto e orgoglio comunitario

Carosino, la fontana da cui zampilla vino

Carosino, la fontana da cui zampilla vino

CAROSINO - C’è un luogo, alle porte di Taranto,  dove il vino non si versa, ma zampilla.

Non è leggenda, non è metafora: è la fontana monumentale di piazza Vittorio Emanuele III a Carosino. Questa ridente cittadina ogni anno, come da rito di quasi sessant’anni, ad agosto si trasforma nel più importante inno al famoso liquido della terra jonica: il vino.

Dal 22 al 24 agosto prossimi infatti, Carosino torna a vestirsi di rosso rubino per la 59ª edizione della sua Sagra del Vino e lo fa con quella sfrontata eleganza che ha solo chi continua malgrado tutto nella coltivazione dei vitigni. La Sagra di Carosino allora non è solo festa, ma resta ancora memoria viva di questa comunità ma, a ben vedere, anche di chi partecipa a questo evento. Dietro la “sagra” c’è il racconto di un paese che era assai conosciuto già nel passato,  perchè aveva fatto del vino la sua identità più specifica e della sua famosa fontana col vino nella festa, il simbolo di un orgoglio che non si scolora nel tempo. Si tenta così ancora oggi a cercare di mantenere questo blasone, ricordando a tutti che la prima edizione della “sagra del vino” di Carosino, risale al lontano1965, mentre la fontana monumentale ha invece radici ancora più profonde.

A questo proposito si pensi che la sua costruzione fu deliberata nel lontano 1894, quando cioè Carosino forse già premoniva che il suo futuro avrebbe avuto il sapore del Primitivo. Tornando ai nostri giorni, vi parliamo del programma dell’evento 2025, che è un mosaico di gusto e cultura del vino. Si parte il 22 agosto alle 20:45 con l’accensione della fontana, il momento certamente più atteso, che riesce ancora a trasformare la piazza principale in un palcoscenico con al centro la divin bevanda, che sgorga copiosa dai beccucci della pregiata fontana locale.

A seguire degustazioni, mostre e musica fino a tarda sera, con l’anfiteatro Aquilone situato nel restaurato parco pubblico, che a mezzanotte diventa rifugio sonoro per chi non vuole proprio andare a dormire.

Il 23 agosto si alza il sipario sul futuro del vino: talk, chef, sapori di Puglia e riflessioni su OGM e investimenti. Perché qui il vino non è solo piacere, è anche pensiero. Poi ancora musica, perché il vino come si sa si abbina amabilmente al ballo.

Il gran finale nella serata di domenica 24 agosto, è affidato al Paolo Belli e la sua Big Band, che promette swing e sorrisi attraverso un concerto che chiude affabilmente  la festa, ma non il racconto di ciò che si è vissuto in questo evento. La mostra “Natura e Tradizione: Vini che raccontano storie” potrebbe essere per i cultori di questa bevanda, il cuore pulsante della sagra. Perché ogni bottiglia è una specie di romanzo e ogni sorso è un capitolo di questo libro, e poi c’è lei la fontana,  che continua imperterrita a strizzare l’occhio al vino, come a dire: “Io c’ero, ci sono, e ci sarò”. Sempre.

In conclusione possiamo dire che per questa festa, Carosino non ha bisogno di fare inviti. La sua Sagra del Vino è già virale, come si dice oggigiorno, su tutte le piattaforme delle manifestazioni pugliesi e non solo. Famiglie, giovani, semplici curiosi, tutti accorrono per vedere la locale meraviglia del vino che sgorga dalla fontana di Carosino e per sentirsi, almeno per un attimo, parte di una storia che profuma di mosto e di orgoglio paesano.

Buona 59.ma Sagra del Vino di Carosino, che il tuo vino continui sempre a sgorgare e a raccontarci chi siamo.

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