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L'intervento

“Taranto ostaggio dei rifiuti, servono controlli e sanzioni esemplari”

Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia denuncia la situazione lungo la strada per il Ponte Punta Penna e rilancia l’appello a istituzioni e cittadini: “Non è una battaglia politica ma di civiltà”

Rifiuti in piazzola di sosta - Foto Francesco Manfuso

Rifiuti in piazzola di sosta - Foto Francesco Manfuso

TARANTO - Taranto torna a fare i conti con l’inciviltà. A poche ore dall’ennesimo intervento di pulizia sulla strada che conduce al Ponte Punta Penna, una piazzola di sosta è stata nuovamente invasa da rifiuti abbandonati. Buonasera24.it lo ha scritto ieri e oggi lo ha denunciato Renato Perrini, capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, che parla di un fenomeno ormai strutturale, capace di vanificare l’impegno degli operatori impegnati sul territorio.

“È inaccettabile che a Taranto - scrive il Consigliere regionale -, a poche ore da un intervento di pulizia lungo la strada che conduce al Ponte Punta Penna, la stessa piazzola di sosta sia tornata a trasformarsi in una discarica a cielo aperto. Un episodio che, purtroppo, non rappresenta un caso isolato ma l’ennesima prova di un fenomeno radicato che mortifica il territorio e vanifica il lavoro degli operatori dell’Anas e di chi si impegna quotidianamente per mantenere il decoro”.

Il consigliere regionale ha ricordato come già in passato avesse sollecitato Comune di Statte e Anas a intervenire non solo lungo le piazzole ma anche nelle aree vicine all’ospedale Moscati, a loro volta sommerse dai rifiuti. Gli interventi furono eseguiti e documentati, ma il tempo ha riportato la situazione al punto di partenza.

“Alcuni mesi fa avevo sollecitato gli enti preposti – Comune di Statte e ANAS – a intervenire per ripulire non solo le piazzole, ma anche le aree adiacenti all’ospedale Moscati invase dai rifiuti. Gli interventi furono effettuati e documentammo con foto e video i risultati. Ebbene, oggi, a distanza di pochi mesi, la situazione è tornata praticamente identica. Non è dunque un problema di mancanza di pulizia: gli interventi vengono fatti. Il vero problema è l’inciviltà di chi continua ad abbandonare rifiuti senza alcun rispetto per la città e per la collettività. Il Comune e l’ANAS fanno la loro parte, ma non può bastare. Servono controlli più serrati, sistemi di videosorveglianza nelle zone critiche e sanzioni esemplari. Non è giusto che pochi irresponsabili condannino tutti a vivere nel degrado, con costi che ricadono su tutta la comunità”.

L’esponente di Fratelli d’Italia lega il tema del decoro urbano anche al futuro della città e alla sua vocazione turistica.

“Diciamo sempre che Taranto deve cambiare modello di sviluppo, che dobbiamo costruire un’alternativa alla grande industria e all’inquinamento. Ma se l’alternativa è convivere con discariche abusive e rifiuti abbandonati ovunque, allora di cosa stiamo parlando? Il turismo, la vera alternativa per questa città, dipende anche da noi cittadini: dal rispetto che abbiamo per le nostre strade, le nostre piazze, i nostri luoghi simbolo. Non basta chiedere interventi alle istituzioni, serve più responsabilità individuale, serve che ognuno di noi sia attento e pronto a segnalare e condannare chi sporca”.

Perrini conclude definendo la questione non una contrapposizione politica ma una sfida di civiltà.

Questa non è una battaglia politica, ma una battaglia di civiltà che riguarda tutti. Taranto e la sua provincia meritano rispetto, ordine e pulizia. Solo con l’impegno condiviso di istituzioni, forze dell’ordine e cittadini l’alternativa potrà essere davvero credibile e possibile”.

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