Ex Ilva, il sindaco di Statte: "Io non cambio idea, al primo posto ci sono salute e ambiente"

"Accordo significa che due parti vengono ad una comune intento. In questo caso non c'è ancora e quindi non si può parlare assolutamente di firmare un accordo. Per potersi fare un accordo c'è bisogno di garanzie, certezze, e io parto sempre dalla tutela ambientale e quindi della salute come primo punto di dialogo. Dopo si potrà parlare di tutto il resto, ma se non si parla e non c'è certezza del tutelare la salute e l'ambiente non si può sottoscrivere nessun accordo".

Non ama i riflettori, il sindaco di Statte Fabio Spada. Ma quando parla - e lo fa nel pomeriggio di venerdì primo agosto con Buonasera24, il giorno dopo l'incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy sull'Accordo di Programma relativo all'ex Ilva - non è banale e non fa giri di parole. 

Spada ha partecipato al vertice insieme al ministro Urso, al presidente della Regione Puglia Emiliano, al collega sindaco di Taranto Bitetti ed al presidente della Provincia Palmisano. Le parti si sono riaggiornate al 12 agosto. 

"Dico no ad un Accordo di Programma già vecchio. E voglio tutelare la salute dei cittadini". Parla il sindaco di Statte Fabio Spada

Le parole del primo cittadino stattese pronunciate nel corso dell'incontro di martedì scorso in Regione. L'idea: ripartire anche dall'energia rinnovabile

"Al ministro ho ribadito quanto detto in occasione di un incontro con gli altri enti locali, di cui proprio il vostro giornale ha riportato un resoconto" spiega il sindaco dell'ex borgata "perché non ho cambiato idea: sto lavorando sempre e soltanto in una direzione che è quella della tutela della salute e dell'ambiente. In Regione il 24 giugno dissi che non ero assolutamente favorevole ad un Accordo di Programma che consideravo vecchio. Spiegai che voglio tutelare e mettere al primo posto la tutela dell'ambiente e della salute. In questo senso non ho avuto bisogno di fare altre dichiarazioni a giornali o social perché la mia linea è chiara ed è rimasta la stessa. La politica è una cosa seria, deve risolvere problemi, non prendere like".

Nel pendolo tra un governo nazionale di centrodestra ed amministrazioni locali di centrosinistra, come si posiziona il Comune di Statte? "Io non ho bandierine, né colore: in quanto sindaco devo garantire i diritti di tutti i cittadini stattesi. Sto lavorando in questa direzione, io con tutta la Giunta e il consiglio comunale di Statte, per primo convocai una conferenza dei capigruppo allargata e ascoltai le associazioni prima dell'incontro a Roma". E la proposta presentata ieri dal Comune di Taranto? "Mi riservo di leggerla e di valutarla".